Jan 252007
 

Share ThisQualche giorno fa vi ho presentato, nel post dedicato alle ultime novità nel mondo WordPress, il plugin Share This, creato da Alex King.
Subito dopo (e per "subito" intendo nel giro di qualche decina di minuti) mi ha contattato il caro amico Davidonzo, "sottoponendomi" la sua ultima "creazione" (Davidonzo ha creato anche diversi temi per WordPress): la versione italiana del plugin Share This 1.3.1, con Segnalo e OkNOtizie.

L’ho quindi installato subito, testato e "approvato", complimentandomi per il lavoro ed attendendo che Alex King (da lui contattato per chiedere se c’erano problemi nel creare e distribuire una versione modificata dal suo plugin per il "mercato italiano") gli desse l’ok.

Beh… inutile dirvi che Alex King è stato felice di tale modifica, e quindi Davidonzo ha pubblicamente rilasciato la versione da lui tradotta in italiano del plugin, aggiungendo inoltre le icone per i due siti social bookmark italiani (Segnalo e OKNOtizie, appunto).

Potete scaricarlo dal suo blog (link sopra) ed installarlo sovrascrivendo quello eventualmente già presente (se non l’avete installato prima… beh, fareste bene a farlo adesso!), avendo cura di disattivarlo prima dell’installazione e riattivarlo subito dopo.
Noterete quindi che il link "Share This" è diventato l’italico "Condividi" ed ai primi posti siano presenti le icone per i siti italiani.

Bravo Davidonzo! 🙂

Jan 252007
 

explicit.jpgPensavo di aver detto tutto al riguardo, ma leggere il commento di Maxime nel post di Marco mi ha quasi "obbligato" a dire la mia al riguardo (e scusatemi, vi prego, se torno ancora sull’argomento "BarCamp", ma mi sta particolarmente a cuore avendolo vissuto in prima persona).
Maxime dice:

Tra l’altro, chi non ha un blog come il tuo o non si chiama Marco Camisani Calzolari, o Lele Dainesi, o Andrea Beggi o Vittorio Pasteris, cosa ci va a fare ad un BarCamp?

Maxime… ma che cazzo stai dicendo????

Io NON ho un blog come quello di SKY TG 24, NON mi chiamo Lele Dainesi, Marco Camisani Calzolari o Marco Montemagno ma… sono andato lo stesso al BarCamp! E cosa ho presentato lì? Una degustazione di vini!!!
Questo per dire che per partecipare al BarCamp non bisogna ASSOLUTAMENTE avere qualcosa da dire su Internet, blog, Web 2.0, tecnologia o altro!
Molte persone che hanno partecipato al BarCamp "manco sanno cos’è il Web 2.0 o le nuove tecnologie!!!"
Esperienza personale: parlando con una ragazza che stava aspettando di seguire il mio ignorantissimo talk su una cosa assolutamente non tecnologica ma molto "materiale" come è il vino, lei si è trovata a chiedermi chi fosse la persona che stava parlando in quel momento nella sala (era Stefano Vitta).
Io, con la massima semplicità, le ho risposto: "E’ Stefano Vitta, il responsabile italiano di FON". E lei, con altrettanta semplicità, mi ha chiesto: "Cos’è FON?"

Questo è quello che voglio far capire a tutti quelli che, NON avendo partecipato al BarCamp, pensano di averne compreso lo spirito (ed in realtà non hanno capito un cazzo)(e ripeto nuovamente, scusatemi): NON bisogna per forza conoscere FON, o AJAX, o Ruby On Rails, o Twitter o altre diavolerie tecnologiche, per partecipare ad un BarCamp.
Se Maxime ha una conoscenza erudita sulla ruttologia applicata alla birra bionda, invece di inventarsi il PubCamp può partecipare ad un BarCamp e proporre un talk dal titolo: "Rutto 2.0: dalla birra alla gazzosa, passando per le migliori tecniche di rilassamento diaframmatico, per produrre il rutto più potente e modulato". Maxime potrà essere sicuro che ci saranno delle persone interessate ad ascoltarlo, così come c’erano persone interessate ad ascoltare un pirla come me (che non sono Lauciani, il sommelier di Gusto su Canale 5) parlare di vino (e mi hanno chiesto, se proprio devo dirla tutta, di ripetere il mio talk ad altri BarCamp… segno che o sono bravo io a parlare di vino o era particolarmente buono il vino presentato… 😉 ).

Maxime scrive ancora:

Io avrei voluto partecipare (e parteciperò sicuramente ad uno dei prossimi appuntamenti), ma già immagino gli atteggiamenti di sufficienza nei miei riguardi, che non sono tecnico e che c’ho il blog con la testata raffigurante me stesso sulla tazza di un cesso.

Maxime (e tanti altri come te), ti fai troppe seghe mentali!!! Io non ho visto nessun atteggiamento di sufficienza nei miei confronti così come nei confronti di nessuno, ed allo stesso modo nessuno ha messo su una croce chi NON ha presentato alcunchè al BarCamp! Va da se che con oltre 150 partecipanti non sarebbe stato umanamente possibile allestire 150 talk, ma… alla porta non c’era nessuno che chiedeva: "Hai intenzione di parlare? Allora passa. Vieni solo a guardare? Allora resta fuori! Sei una blogstar? Allora passa! Sei un mister nessuno, con un blog che fa due visite al giorno (l’altra è quella della moglie)? Allora resta fuori!".

Come ho detto in precedenza, la cosa più interessante del BarCamp NON sono state le presentazioni, ma le non-conferenze spontanee che sono nate nei corridoi! Avrei anche potuto non seguire alcuna presentazione, ma solo il piacere immenso di conoscere persone come Andrea, Theo, Davide, Antonella, Cristian, Lele, Palmasco e moltissimi altri mi avrebbe ripagato interamente degli 800 KM fra andata e ritorno che mi sono fatto per passare un giorno in loro compagnia!

A chi non ha mai partecipato ad un BarCamp e pensa che sia una cosa "elitaria" o "da casta di super-blogger autoreferenziali che parlano solo fra di loro", propongo di PARTECIPARE invece che SPARLARE.

Scusate la foga ed il linguaggio poco consono, il "bollino nero" è lì apposta per gli animi impressionabili. 😀

Jan 242007
 

Parlare di statistiche ad un blogger è come parlare di miele alle api… 😛
Ogni blogger, infatti, è abbonato ad uno (o più) servizi di statistiche, ed a seconda delll’interesse nelle stesse è abituato a sentir parlare di visite, page views, referrer, hits e via dicendo.
In passato ho parlato di diversi servizi di statistiche, volti ad analizzare visitatori, traffico, clic e così via.
Oggi invece vi parlerò di un nuovo servizio di statistiche (che magari interesserà solo gli hard-blogger, quelli che hanno bisogno di tutti i dati possibili e immaginabili circa i propri visitatori), che a differenza dei servizi precedenti si occupa solamente di quelle provenienti dai motori di ricerca.

103bees (il nome spiega anche il mio riferimento iniziale a miele ed api) è un nuovo servizio di statistiche in tempo reale che si occupa di fornire a webmaster e blogger quel tipo di dati necessari per fare SEO ed Internet marketing; ovviamente non tutti i blogger avranno bisogno di dati del genere o potrebbero volerli conoscere semplicemente per avere un colpo d’occhio sugli argomenti (trattati all’interno del proprio blog) che hanno attratto maggiormente l’attenzione, così come chi si occupa prevalentemente di marketing utilizzerà strumenti ben più potenti. Ma vediamo in dettaglio i dati che 103bees può fornirci, e se eventualmente potremmo trovare utile attivare questo servizio sul nostro blog.

Attivando le statistiche di 103bees, potremo avere dati come:

  • Latest search hits: sono le visite che arrivano al proprio blog dai motori di ricerca, comprensive di parole chiave che hanno condotto il visitatore sul proprio blog
  • Top query keywords: sono le parole chiave maggiormente usate dei visitatori
  • Search engines: tutti i motori di ricerca che hanno fornito risultati riconducibili al proprio blog
  • Related keywords: indica come le parole chiave sono correlate le une alle altre all’interno delle search queries
  • Search engines rankings: mostra le ricerche raggruppate per pagine dei risultati sui motori di ricerca; può essere utile in fase di ottimizzazione per migliorare i risultati delle keyword meno "performanti"
  • Long tail: concetto molto noto a chi si occupa di SEO; sono quelle "tante parole chiave poco importanti" che forniscono risultati a lungo termine sui motori di ricerca, concetto opposto alle "poche parole chiave molto importanti" che forniscono risultati su motore di ricerca per poco tempo (solitamente in coincidenza di eventi particolari).
  • Top landing pages: sono le pagine che forniscono i migliori risultati su motori di ricerca
  • Traffic statistics: sono le statistiche del traffico da parte dei motori di ricerca e dei referrer

Come potete vedere si tratta di dati che i normali servizi di statistiche difficilmente offrono (o offrono solo in parte); un "normale blogger" potrebbe ritenerli interessanti per conoscere la tipologia di visitatori del proprio blogger, e come le parole utilizzate nei propri articoli forniscano risultati pertinenti sui diversi motori di ricerca. Di contro, un esperto di SEO o di Internet Marketing saprà bene come utilizzarli per migliorare il posizionamento del proprio sito/blog sui motore di ricerca, o per "far fruttare" i propri articoli in ricavi derivanti da pubblicità.

Attivare il monitoraggio da parte di 103bees è semplice: si deve riferire il solito codice Javascript nel proprio template (per gli utenti WordPress: il codice ma inserito nel footer del proprio blog, seguendo le istruzioni che trovate qui).
Il servizio sarà immediatamente attivo, e dopo poco inizierete a vedere le statistiche riempirsi di "dati interessanti". 😉

Se attivate il servizio, fatemi sapere se l’avete trovato utile e/o interessante. 🙂

Powered By Dragon NaturallySpeakingQuesto post è stato composto grazie all’utilizzo di Dragon NaturallySpeaking 9.

Jan 232007
 

Succede sempre così, basta assentarsi un attimo ed il mondo continua vorticosamente a correre senza di noi… ma non in questo caso, dato che il rilascio della nuova versione della nota piattaforma di blogging WordPress era stato annunciato qualche giorno fa.

WordPress 2.1
Puntuale come il freddo che pare stia arrivando (stando a quello che dicono i metereologi), è stato rilasciato WordPress 2.1, che include numerose nuove funzioni e moltissime migliorie rispetto alla versione precedente. Vediamo insieme cosa introduce questo nuovo upgrade.

  1. Autosave: finalmente i post vengono salvate automaticamente, evitando all’utente di perdere tutto il testo inserito fino a quel momento a causa di un crash del browser o della chiusura improvvisa della finestra di composizione
  2. Nuovo tabbed editor: è possibile passare velocmente dall’editor WYSIWYG all’editor HTML, per modificare in tempo reale il codice del proprio post
  3. Import ed export XML migliorato: potete importare ed esportare velocemente contenuto fra diversi blog basati su WordPress
  4. Nuove opzioni per la privacy: è adesso possibile impostare il proprio blog per non essere indicizzato dai motori di ricerca, o non inviare ping agli stessi motori
  5. Nuovo editor di testo: ridisegnato per includere nuove funzioni, adesso incorpora anche il correttore ortografico
  6. Nuova gestione della front-page: adesso ogni pagina o post può essere impostata come pagina iniziale, rendendo più semplice la vita a quelli che usano WordPress come CMS
  7. Nuove funzioni in AJAX: la gestione dei commenti, quella dei campi opzionali ed altre funzioni di backend sono state "ajaxizzate", rendendone più fluido e veloce l’utilizzo
  8. Nuovo upload manager: adesso gestisce anche file audio e video
  9. Nuova versione di Akismet incorporata

Al momento è disponibile in lingua inglese, e nei prossimi giorni verrà sicuramente rilasciata la versione italiana a cura di WordPress Italy, ma…
… c’è un grosso "ma": questo NON è un minor upgrade, di quelli che si possono fare a cuor leggero sostituendo i file ed avendo la certezza che tutto funzioni come prima.

E’ stato fatto un grosso lavoro sul codice, per renderlo più sicuro e performante. Tutto ciò ha portato, però, modifiche sostanziali nel modo in cui WP interagisce con i plugin (con l’aggiunta di nuovi hook per le API), ed è molto probabile che dopo l’aggiornamento alcuni di questi non funzionino a dovere (o non funzionino del tutto).
Proprio per questo vi consiglio di procedere con i piedi di piombo, prima di effettuare questo aggiornamento (anche perchè la versione 2.0.7, ultima disponibile, continuerà ad essere supportata ancora per diversi anni).
Verificate bene la compatibilità dei plugin che siete soliti utilizzare, prima di aggiornare, utilizzando la plugin compatibility list che trovate qui.

Akismet 2.0
Contestualmente al rilascio di WordPress 2.1, è stata rilasciata la nuova versione di Akismet, la 2.0.
Oltre ad introdurre migliorie nella gestione degli spam-comment, permette la ricerca nella propria coda di spam, un aumentato timeout delle connessioni (che dovrebbe ridurre il numero di spam fatto passare quando il carico sui server è particolarmente elevato), e la possibilità di eliminare automaticamente lo spam che viene da post più vecchi di un mese (opzione particolamente utile, dato che è molto più probabile che tale spam arrivi su vecchi post).
Ovviamente Akismet 2.0 funziona benissimo anche su WordPress 2.0.x, lo potete scaricare da qui ed installare semplicemente sostituendolo a quello presente (disattivandolo prima dell’aggiornamento e riattivandolo subito dopo).

Share This 1.3.1
Questo plugin per WordPress "viene" da Alex King, uno dei guru di WP, e l’ho trovato semplicemente "geniale" nella sua semplicità e nella funzione che si propone: sostituire la marea di icone che moltissimi (me compreso) usano per permettere ai propri lettori di segnalare i post ai vari servizi di social bookmark, raggruppandole sotto un’unica icona (il suo progetto "Share Icon").
L’installazione è semplicissima e molto ben documentata nel documento allegato al pacchetto di installazione.
Così facendo, in fondo ai vostri blog non compariranno più decine di icone ma una sola. questa:
Cliccandola i vostri lettori avranno la possibilità di segnalarvi ai più noti servizi di social bookmark, o inviare la segnalazione via email a qualcun’altro (possibilità NON offerta dalle "vecchie icone").
Ovviamente ne ho subito approfittato, e potete vederla in funzione su questo blog.

Buon divertimento! 😉

Jan 222007
 

barcamp_rome.jpgEccomi qui, di ritorno dal BarCamp Rome 2007.
In realtà sono tornato ieri sera, ma dopo aver passato un po’ di tempo a leggere quanto scritto dagli altri, è arrivato il momento di dire la mia sulla manifestazione di cui tutta la blogosfera sta parlando: il RomeCamp 2007. Parto dal principio, scusandomi per quello che sarà un post probabilmente lungo e "linkoso".

Partito da casa dell’amico che ci ospitava alle 9:15, ho raggiunto (grazie al fido navigatore installato sul mio cellulare) il Linux Club di Via Libetta alle 9.50. Fortunatamente ho trovato subito parcheggio nei pressi della sede scelta per il BarCamp e sceso dalla macchina mi sono subito imbattuto in Luca e Tommaso (vecchie conoscenze senigalliesi) che stavano andando a prendere un caffè; dopo i saluti di rito mi sono unito a loro ed abbiamo raggiunto il bar più vicino, dove siamo stati raggiunti da Antonio. Il tempo di fare due chiacchiere e siamo tornati alla sede del Linux, dove era ancora in corso l’allestimento delle sale. Appena entrato mi sono imbattuto immediatamente in Samuele, che era già con la sua macchina fotografica in mano; intorno a me tante facce, note e meno note. Un gruppetto sta amabilmente chiacchierando, ed è proprio lì che conosco Andrea, Teo, Gaspar; il piacere di associare un volto a quello che finora era soltanto un template o delle righe testuali è immenso. Antonio tira fuori i propri ebook reader  e subito si forma un capannello di persone intorno a lui, intente ad ammirare ed a chiedere spiegazioni sui suoi giocattoli. Inizio a girare per la sala (manca un guardaroba, le giacche stanno formando delle montagne) del Linux Club, piena di computer su cui gira Linux e monitor appesi a lunghi bracci snodati. Le persone cominciano ad attaccare i post-it con i loro talk sul grande tabellone suddiviso per sale (sono tre: la sala Torvalds, quella Tim Berners Lee e quella Page & Brin); io scelgo "a simpatia" la sala Page & Brin, scelta "sbagliata" perchè l’unica non attrezzata per presentazioni… ma poco male, avevo tre-slide-tre… 😛
Apre il "banco-registrazioni", e fortuntamente in poco meno di 10 minuti riesco a registrarmi e ritirare il "badge" artigianale (che ho sostituito immediatamente con un mio biglietto da visita) e la maglietta del BarCamp. 😛
Moltissimi sono alle prese con i computer presenti in sala e liberamente disponibili per chiunque ne avesse bisogno, per riportare in diretta le loro impressioni sul BarCamp (il più "continuo" è stato Teo); io ho fatto invece la scelta opposta: NIENTE computer per tutta la giornata (nonostante avessi il mio portatile dietro, e la connessione WIFI del Linux Club fosse abbastanza stabile, a detta di quelli che la stavano utilizzando), mi sarei dedicato SOLO alle persone ed agli interventi. Nel frattempo, alla lista delle conoscenze si aggiungono anche Stefano, Antonio, Marco, Antonella, Diego, Marina, Luca e Davide, mentre rivedo con molto piacere Stefano e Carlo, conosciuti in occasione della cena blogger a Roma)

Fra una chiacchiera e l’altra cominciano i talk, nella sala 3 (la Page & Brin) prima di me c’è Stefano, poi Claudio; gli interventi vanno avanti con scioltezza, anche se si accumula un leggero ritardo che fa cominciare la mia "presentazione" alle 12.45 invece delle 12.
Annuncio una presentazione NON convenzionale, ed infatti comincio parlando di web 2.0 dedicato al mondo del vino e termino con un mini-corso sulla degustazione dei vini, con tanto di mescita e "brindisi" finale… 😛

 Clicca sull’immagine per andare alla foto originale su Flickr
(thanks to Stefano)

romecamp_mylife_01.jpg 

I presenti (numerosi, la piccola sala era piena) sono interessati, fanno domande e per me è un piacere rispondere; c’è anche il tempo di stringere qualche "contatto", che potrà evolvere in future collaborazioni, chissà… 🙂
Lascio il campo a Simone ed al suo intervento su standard ed accessibilità, non prima di aver scambiato qualche battuta sul nuovo Windows Vista, che entrambi avevano sui nostri portatili… 🙂

Gli interventi sono tanti, io sono uno solo e non posso bilocarmi, purtroppo… 😛
Mentre gli altri approfittano del buffet gentilmente offerto da San Lorenzo, io continuo a girare senza sosta, cercando di ascoltare un po’ tutti gli interventi che si stanno tenendo (e riuscendo, in realtà, a non ascoltarne neanche uno per intero) 😀
Beh… in realtà una sosta la faccio… per aprire una bottiglia di vino (un Corte Barocca di Marco Maci, per Samuele che voleva avere "marca e modello") che è sopravvissuta alla mia "presentazione", a vantaggio di qualche amico che non aveva avuto la possibilità di essere presente al mio talk. 😉
Vittorio (conosciuto una mezz’ora prima) sta tenendo il suo talk sull’autoreferenzialità dei blogger, mentre nel frattempo è arrivato anche Giovanni (altra conoscenza della cena blogger di Roma); ogni tanto mi tocca uscire per andare a "ricaricare" il parcometro (a fine giornata avrò speso almeno 7 euro di parcheggio) ma è un piacere uscire a prendere una boccata d’aria fuori, considerata anche la piacevole temperatura di questa giornata romana.
Robin Good intanto "dà lezione" su come riuscire a vivere bloggando e guadagnando con AdSense (pare che ci si riesca decisamente bene) 😀
Mentre attendo l’intervento di Antonella e Cristian su Twitter (che sta slittando peggio di una Panda su una lastra di ghiaccio in discesa), approfitto per fermarmi ad un tavolo con Davide per fare il punto su una "questione" topsecret, ricevendo molti utili consigli dal guru Andrea (davvero simpaticissimo e bravissimo, una delle persone più disponibili che abbia mai conosciuto); il bello del BarCamp è anche questo: ti fermi e subito arriva qualcuno con cui discutere e confrontarti.

Arriva l’ora dell’atteso talk su Twitter, la sala è piena e subito la discussione diventa interessante e divertente: ne approfitto per "twitterare" in diretta, così come fanno contemporaneamente Luca, Antonio e Gaspar, mentre "dall’altra parte" (quella di chi non poteva essere fisicamente presente) si scatenano eio, catepol e molte altre persone (sorry, siete troppi per nominarvi tutti); intanto Dolmedia ritrasmette tutto in diretta web, a beneficio di tutto il mondo… 😛 Nel frattempo, Antonio girava armato di microfono alla ricerca di persone da intervistare per i suoi podcast.
Lele comincia a parlare di podcast audio e video: la sua presentazione è fantastica, ed attira l’attenzione di tutti i presenti. Il pomeriggio scivola via in un lampo, ed è già l’ora della presentazione di Luca su come "passare" dal blog alla carta stampata, senza essere geek; ho ripreso con la mia videocamera diversi brani del suo intervento (così come altre chicche interessanti, coma una mini-lezione di Robin Good ad Andrea e Davide), che conto di mettere online su YouTube qualcosa quanto prima.

Si è fatta sera, le presentazioni sono finite, ma… il meglio deve ancora arrivare, secondo me.
E’ in questa foto (ed in quello che stava avvenendo) è racchiuso lo "spirito" del BarCamp.

Clicca sull’immagine per andare alla foto originale su Flickr
(thanks to Maurizio)

BarCamp

All’improvviso un gruppetto di persone che per la maggior parte si sono conosciute quel giorno stesso, fanno partire una delle discussioni più interessanti che abbia sentito nella giornata, spaziando dal rapporto fra aziende da una parte e blogger e giornalisti dall’altra, all’organizzazione di un BarCamp su due giorni (Lele, ti sei impegnato a pensarci su…), alle serie TV americane viste in quel momento, a molto altro.
Subito dopo il bravissimo palmasco ha improvvisato, per lo stesso gruppo di persone che stavano seguendo Lele, una piccola lezione su Apple Aperture (che doveva essere il suo talk al BarCamp, ma che non ha più potuto tenere).
Credetemi, è stato davvero molto, molto, molto interessante e "costruttivo".

Chiuso il BarCamp, c’era ancora un’importante pratica da assolvere: la cena post-BarCamp, organizzata da Luca ed Emanuele.
Nel frattempo mi hanno raggiunto Mia e Federico, ed insieme a Stefano, Luca e qualcun’altro ci siamo incamminati verso il Pastarito sull’Ostiense, luogo scelto per la cena.
Dopo 15 minuti siamo tutti a tavola, e siamo 40 persone…
Il posto in sè non è niente di eccezionale, ma la compagnia è fantastica ed il cibo buono ed abbondante. Tra molte chiacchiere, tante risate, foto e qualche videoripresa (anche questa prossimamente su YouTube), si fanno le 23.00, e giunge il momento di salutarsi, come testimoniato da questa foto di Davide (che ha fatto un eccezionale live-blogging fotografico con il suo cellulare).

Le mie riflessioni: penso abbiate capito che per me è stato un evento davvero stupendo, che mi ha dato la possibilità di incontrarmi con PERSONE prima di tutto, e poi con blogger, tecnici ed esperti in svariati campi.
Avrei voluto seguire tutti gli interventi, ma alla fine ho ceduto alla tentazione di farmi travolgere dagli incontri, dalle chiacchiere e dalle "non-conferenze" che nascevano spontaneamente qua e là, finendo per perdermi gran parte dei talk programmati; pazienza, sarà per le prossime edizioni.
Il BarCamp (per me) serve anche a far nascere contatti, e non posso lamentarmi sotto questo punto di vista.
Bello, molto bello… e sicuramente da rifare, in futuro (ci sono già Marche e Matera in lavorazione, ed io sto già vedendo come fare per partecipare).
Personalmente non ho incontrato alcuna "blogstar pseudotecnica del cazzo", ma solo un sacco di persone interessanti, con le quali ho passato un giorno fantastico.

Un saluto ed un "grazie" alle tante persone che ho conosciuto ed un "alla prossima" a quelle che avrei voluto conoscere ma mi sono perso nel mare magnum del RomeCamp. 🙂

Jan 192007
 

Parte con questo post la nuova categoria "Quick Tips", dove appunterò soluzioni a piccoli (ma fastidiosi) problemi in cui mi sono imbattuto, ed a cui ho trovato una soluzione (a volte dettata da esperienza, altre volte da tentativi, altre volte da soluzioni tecniche messe a disposizione dal vendor).
In questo primo post parlerò di un problema che ho verificato ben due volte su due macchine divese e che mi fa sospettare non sia una semplice coincidenza…

Problema: Internet Explorer 7, a seguito di un aggiornamento dalla versione 6, si blocca in modo random.
Soluzione:
a quanto ho avuto modo di verificare, il problema si verifica a causa dei moltissimi add-on che Internet Explorer 7 incorpora nativamente (Google Toolbar, Yahoo Toolbar, Adobe Reader Plugin e via dicendo).
Andate in Strumenti\Gestione componenti aggiuntivi\Attiva o disattiva componenti aggiuntivi, visualizzate i "Componenti aggiuntivi attualmente caricati in Internet Explorer", selezionate uno alla volta i componenti anzidetti e mettete la spunta su "Disattiva" nelle Impostazioni. Potete provare a disattivare, inizialmente, solo le due Toolbar, e verificare funzionamento e stabilità di IE7; se il browser non si blocca più, durante la navigazione, potete provare a riattivare una delle due toolbar. Se non risolvete in questo modo, andate avanti disabilitando altri componenti opzionali, per identificare il "colpevole".
Una volta identificato, lasciatelo disattivato e provate a riattivare gli altri.

Si, lo so… è una rottura di scatole ed andare a tentativi non è il massimo, ma… sempre meglio che disinstallare IE7 e tornare ad IE6 (come mi era stato chiesto di fare da uno dei due utenti) 😛

Jan 182007
 

Circa un mese fa sono stato contattato via e-mail dalla gentile signorina Natascha per conto di ZN, una società belga che si occupa di e-marketing a livello europeo, e che stava partendo con una campagna chiamata "Give voice to blogger" per conto di Nuance, casa produttrice di Dragon NaturallySpeaking, un noto software di riconoscimento vocale. A tal riguardo mi ha chiesto se fossi interessato a provare l’ultima release di questo software, per valutarlo e recensirlo nel mio blog. Mi ha quindi inviato l’ultima versione disponibile di Dragon NaturallySpeaking (la 9, in edizione Standard), che mi è arrivata un paio di giorni fa tramite corriere DHL. Appena ho avuto la possibilità, ho cercato di installarlo sul mio portatile, ma… questo software nella versione attuale è incompatibile con Windows Vista.

Scartata quindi la possibilità di installarlo sul portatile, l’ho installato su un altro computer (che monta Windows XP Pro SP2) senza alcun problema, scaricando direttamente l’aggiornamento alla versione SP1.
L’installazione è stata semplice e veloce, ed anche la fase di addestramento iniziale (svolta leggendo un brano di Beppe Severgnini) è stata rapida ed indolore (basta leggere un brano normalmente, come leggeresti un qualunque libro).
Terminato l’addestramento iniziale, ho seguito il breve tutorial introduttivo per imparare ad utilizzare al meglio le funzioni principali, e quindi…
eccomi qui! Tutto il testo che avete appena letto (e che leggerete) è stato "scritto" utilizzando questo software.

Il mio primo giudizio d’uso del programma è senz’altro positivo; il riconoscimento vocale è veloce e quasi perfetto, destinato a migliorare con l’utilizzo successivo. Bastano soltanto pochi minuti di addestramento (leggendo uno dei diversi testi a disposizione) per riuscire a scrivere velocemente e quasi infallibilmente del testo in una qualunque applicazione. Dragon NaturallySpeaking è stato pensato principalmente per l’inserimento di lunghi testi, e si comporta benissimo con l’editor di testo di WordPress, permettendo la scrittura di un post in un tempo considerevolmente minore. Certo, l’utilizzo di parole specifiche richiede un addestramento aggiuntivo (WordPress ad esempio), ma una volta addestrato anche parole complesse vengono riconosciute senza alcun problema.

Utilizzando Dragon NaturallySpeaking mi sono reso conto dell’evoluzione che hanno subito questi software nel corso degli anni; la prima volta che vidi utilizzare un software di riconoscimento vocale fu da parte di un mio amico, malato di distrofia muscolare, e che a causa della sua malattia non poteva comporre testo su una tastiera. Allora questo programma si chiamava Dragon Dictate, e costava oltre un milione delle vecchie lire; il riconoscimento vocale era lento e macchinoso, e richiedeva un hardware decisamente potente; adesso bastano un processore veloce e 512 MB di RAM per usufruire delle potenzialità di un software di riconoscimento vocale che traduce il parlato continuo in testo scritto.

Powered By Dragon NaturallySpeakingSicuramente utilizzerò questo software anche in futuro per la scrittura di altri post, così come lo utilizzerò per la scrittura di lettere, relazioni e quanto altro richieda l’inserimento di una grossa quantità di testo (oh, ben inteso, sono velocissimo nello scrivere alla tastiera ma ancora più veloce nel parlare). 😉

Ringrazio quindi Nuance e ZN per avermi dato la possibilità di testare in prima persona questa fantastica applicazione.