Apr 232007
 

Mi piacerebbe vedere (e prima o poi indirò un qualche genere di contest al riguardo) quante icone avete sul desktop, e sopratutto COME sono distribuite. Perchè? Semplice: sono dell’idea (almeno vale per me, non so voi) che le icone sul desktop debbano essere una "scorciatoia" per quelle applicazioni che utilizziamo più spesso. Normalmente il mio desktop è MOLTO ordinato, anche se ci sono decine di icone; seguo un mio "ordine mentale", che mi porta a raggruppare le icone in base a criteri del tutto personali (tipo: ho una zone del desktop dove sono raggruppate le icone ai vari remote-desktop di diversi server, una zona per le icone di admin dei vari applicativi, una dove ci sono le icone per i software che uso quotidianamente (Firefox, GTalk ecc). In questo modo ci metto una frazione di secondo per attivare una di queste icone.

Ma se le icone sul desktop sono shortcuts per le varie applicazioni, i bookmark del brower (o di del.icio.us) sono le shortcuts per altrettanti siti web.
Perchè quindi non sfruttare la "memoria visiva" per avere a disposizione i propri bookmark su un desktop SENZA dover incasinare quello del proprio computer?

deskload_logo.gifDeskload è una simpatica applicazione Web 2.0 che vi permette di creare un desktop virtuale (ma anche più di uno) con una serie di bookmark "visuali" da disporre secondo i propri criteri.
I bookmarks possono essere personalizzati con icone diverse (ed eventualmente anche con immagini proprie, residenti su uno spazio web), così come può essere personalizzato il colore dello sfondo e dei testi, l’immagine di sfondo e via dicendo.
Come dicevo prima, è possibile creare diversi desktop virtuali, accessibili da dei "tab" simili a quelli di un browser web.

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deskload_screen.jpg 

L’applicazione è ancora in via di sviluppo, e la "to-do list" delle prossime feature è molto interessante:

Favicon as default bookmark icon
Enable bookmarks import from html file
Create Firefox extension for easy bookmark adding
Enable bookmarking and reading RSS feeds
Enable deskload sharing (inviting friends to use your deskload)
Make deskloads visible to public with address deskload.com/user

Se visitate quotidianamente una serie di URL e non volete doverli pescare ogni volta dai preferiti del vostro browser, Deskload potrebbe essere una simpatica alternativa. 😉

Apr 172007
 

Avendo a che fare con il web, i blogger si trovano spesso nella condizione di dover essere contattati (magari per un consiglio, o per un complimento che fa sempre piacere… 😛 )

Ci sono due soluzioni a questo problema:

  1. se si è "smanettoni" si integra un modulo per i contatti (come quello che trovate in questo blog cliccando sul link "Contatti", e che viene usato giornalmente da qualche visitatore/lettore)
  2. si mette da qualche parte un link alla propria casella e-mail (magari evidenziato da un elemento grafico, come quello che trovate nella sidebar di destra)

La prima soluzione è buona perchè NON rivela il vostro indirizzo di e-mail (salvaguardando la vostra privacy) ma "cattiva" perchè richiede un minimo di impegno "tecnico". La seconda soluzione è buona perchè è semplice (mettere un link è una cosa da tutti) ma è cattiva perchè lascia il vostro indirizzo e-mail in balia di tutti (compresi gli spam-crawler, che girano per la rete alla ricerca di indirizzi da spammare). Si può cercare di "offuscare" il proprio indirizzo e-mail, camuffandolo in qualche modo… ma alla fine ci si arriva comunque.
Oggi, per venire incontro alle esigenze di semplicità e privacy di chi ha bisogno di essere contatto, vi presento un nuovo servizio molto utile in questi casi… 😛

contactify_logo.pngcontactify è un’applicazione Web 2.0 che vi permette di creare facilmente un "contact link" da pubblicare sul vostro sito/blog, che porta chi ha bisogno di contattarvi ad una pagina dove, riempiendo il classico modulo di contatto, potrà raggiungervi senza aver bisogno di conoscere la vostra e-mail.
Il funzionamento è semplicissimo: basta registrarsi gratuitamente e vi verrà assegnato un link come questo: http://www.contactify.com/167 (il link è funzionante e può essere usato per contattarmi senza problemi). Fatto! 😛
Dovrete solo pubblicarlo sul vostro blog (dandogli tutta la visibilità che volete, non c’è rischio di turbare la vostra privacy) ed aspettare di essere contattati! 😛
Sotto il profilo "sicurezza", contactify protegge il modulo di contatto con un captcha (il classico box dove digiterete la sequenza alfanumerica proposta), quindi non dovreste ricevere spam.

Unico "appunto" che posso fare al servizio: la pessima scelta grafica fatta per il sito (molto web 1.0)! Lo schema colori è agghiacciante e i campi da riempire sono troppo piccoli, così come i testi. Migliorando questi aspetti, il servizio potrebbe diventare davvero molto utile ed interessante per tutti! 🙂

UPDATE 19/04/07: mi ha contattato Ankur, il creatore di Contactify, che dopo i ringraziamenti di rito mi ha detto che ha preso in considerazione quanto avevo scritto e… beh, ha ridisegnato il sito in un’ottica più Web 2.0. 🙂
La grafica è sicuramente più attraente, i campi dei form sono più grandi ed ha integrato AJAX in modo estensivo in homepage.
Che ne pensate ora? 😉

Apr 122007
 

Il panorama dei software Web 2.0 di editing online delle immagini si arricchisce di un nuovo competitor, che mi ha sorpreso innanzitutto non per le innovative funzioni ma… per il fatto di NON essere in beta! 😀

Wiredness è un semplice editor online di immagini, interamente realizzato in AJAX e con un’interfaccia minimale a menù, in stile Windows.

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wiredness_screen01.jpg

Le immagini da importare in Wiredness possono essere locali (sul vostro hard disk) oppure online (magari dal vostro Flickr), con una dimensione massima di 5 MB, più che sufficienti anche per le immagini in alta risoluzione delle moderne reflex digitali.
I tool a disposizione non sono moltissimi, ma sono comunque sufficienti per un veloce editing di base, specie quando non avete a disposizione un programma di grafica.
Potete modificare le dimensioni dell’immagine o ritagliarla, sottoesporla o sovraesporla, così come rimuovere gli occhi rossi (funzione non presente in altri editor online). Potete inoltre applicare una serie di effetti che vanno dalla rotazione allo sketch, alla regolazione dei diversi parametri della foto (luminosità, contrasto). Non temete di commettere errori irreparabili, c’è disponibile il pulsante UNDO per annullare l’ultima modifica effettuata.
Le immagini modificate possono essere salvate in locale in diversi formati (.png, .jpg e .gif), caricate automaticamente su alcuni servizi di image hosting gratuiti (ImageShack o GlowFoto), stampate o inviate direttamente via e-mail.

Giudizio di Giovy: un’applicazione Web 2.0 senza grosse pretese, che ha nell’immediatezza e nella facilità d’uso i suoi punti forti. Ci sono dei buoni margini di miglioramento (l’aggiunta di ulteriori tools, l’integrazione con altri servizi di image hosting come Flickr o Zooomr ecc) e spero vengano sfruttati per far evolvere Wiredness.
Una nota interessante: Wiredness mette gratuitamente a disposizione le sue Image Manipulation API, in modo da poterle integrare in servizi di terze parti o creare interessanti mashup.

Feb 122007
 

La ricerca di qualcosa nel web è una delle operazioni più comuni che gli utenti si trovano quotidianamente a svolgere.
Si apre Google (o Live Search, o Yahoo Search, o il motore di ricerca che preferite), si digitano le parole da cercare, si ottengono i risultati e si usano i tali risultati.
Capita a volte di dover effettuare ricerche "ricorrenti", così come di volere avere sempre lo stesso risultato aggiornato nel tempo. Come fare?
Semplice: usando AllTh.at! 😉

allthat_logo.gifAllTh.at è un "search agent" (e non un semplice motore di ricerca) che ci permette di effettuare una ricerca "generica" sul web (utilizzando diversi motori di ricerca) o delle ricerche "mirate" utilizzando altri search engine specifici; è possibile quindi indirizzare le proprie ricerche su siti come eBay e Amazon per lo shopping, o Technorati se si sta cercando un blog ecc.
Ma… essendo un search agent, la ricerca che effettuate NON si interrompe nel momento in cui avete ottenuto i vostri risultati, ma potete "salvarla" per far si che l’engine di AllTh.at continui a cercare i termini che avete inserito e vi fornisca ulteriori risultati in futuro. Questi risultati possono esservi "consegnati" anche via email (un po’ come succede con Google Alert, servizio "povero" in confronto ad AllTh.at) o tramite feed rss.
Ma… se la possibilità di ricerca fosse limitata ai servizi di default presenti nel sito, il risultato sarebbe sì utile ma… senza "valore aggiunto".
Invece AllTh.at permette di effettuare anche ricerche su un sito/feed specifico che andrete a segnalare, espandendo l’utilità del servizio con ricerche mirate e selettive.
Inoltre, è possibile "raffinare" la ricerca filtrando fuori dai risultati i risultati ricorrenti non direttamente pertinenti alla nostra ricerca, così come (al contrario) focalizzando la propria attenzione su risultati ricorrenti e validi ai nostri scopi.

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AllTh.at Demo

Lo screenshot sopra illustra il funzionamento di AllTh.at, con una pagine dei risultati "globale" e diverse "tabbed page" a seconda dei search engines che avete deciso di utilizzare per la vostra meta-ricerca (in questo caso una ricerca web tra i maggiori motori di ricerca, con l’aggiunta di questo blog)
Notate sulla sinistra i due combo-box utilizzabili per filtare e focalizzare i risultati ottenuti, mentre cliccando sul pulsante "Saved Search" è possibile attivare la notifica via mail dei risultati, o sottoscrivere il feed RSS dei risultati della ricerca.
L’interfaccia (AJAX-powered) è molto chiara ed intuitiva, del tutto simile a quella di un normale motore di ricerca con i "tab" aggiunti.
Ovviamente, AllTh.at ha anche un blog (da notare che si è scelto di aprirlo su WorPress.com). 🙂

Commento di Giovy: AllTh.at è un servizio decisamente utile, capace di avvisarci tramite diversi mezzi se una ricerca che abbiamo effettuato produce nuovi risultati. I possibili utilizzi sono molteplici e lascio alla vostra fantasia il compito di analizzare quelli più utili ai propri bisogni (io, ad esempio, potrei voler essere avvisato di ogni volta che la parola "giovy" appare su Technorati…) 😉

Feb 052007
 

imified_logo.gifUltimamente diversi servizi web 2.0 stanno nascendo "alle spalle" (o meglio: SULLE spalle) degli instant messenger come Google Talk, Live Messenger, Yahoo Messenger ecc.; Twitter, ad esempio, permette l’aggiornamento tramite Google Talk.

Ma… non mi era mai capitato di vedere un servizio che permettesse di fare TANTE cose come quello offerto da IMified!

Cos’è IMified e come funziona?
IMified è un nuovo servizio Web 2.0 AJAX-powered che permette di utilizzare il proprio IM (sono supportati Google Talk, AIM, MSN e Yahoo Messenger) per compiere una serie di azione che altrimenti richiederebbero l’uso di un browser web e l’accesso a tali servizi.
Registrandosi ad IMified (per farlo è sufficienti aggiungere un nuovo "contatto" (il gateway IMified) al proprio IM, che cambia a seconda del servizio usato. Successivamente sarà necessario mandare un qualunque messaggio (io ho utilizzato la parola "help", che è anche quella da inviare per avere aiuto nell’uso di IMified) e si verrà automaticamente registrati, ricevendo via IM le informazioni di utilizzo del software ed i link alle pagine web di configurazione del servizio (i link sono personalizzati in base all’utente).
Accedendo a tali pagine si potranno configurare i servizi ai quali IMified potrà accedere, e compiere una serie di azioni "in vostra vece".
Al momento i servizi con i quali IMified può "interagire" sono:

  • 30 Boxes
  • BackPack
  • BaseCamp
  • Blogger
  • Google Calendar
  • IMified Notes, Reminder e Todo’s
  • Movable Type
  • Remember The Milk
  • TypePad
  • WordPress

Che significa tutto ciò? Semplice: che volendo potrete aggiungere un appuntamento su Google Calendar inviandolo dall’IM, oppure potrete comporre un post veloce sul vostro blog basato su WordPress/Movable Type "inviandolo" come messaggio dal vostro IM, oppure aggiungere un task su Remember The Milk inviando i comandi da IM… e tante, tante altre azioni offerte dalle API dei servizi sopra citati, che si interfacciano con il gateway rappresentato da IMified!
Beh, probabilmente per comporre un post sul vostro blog utilizzerete il pannello di controllo della vostra piattaforma, ma la comodità di inserire un appuntamento veloce in Google Calendar utilizzando un messaggio di Google Talk è eccezionale! Ed allo stesso modo potete "comandare" tutte le applicazioni compatibili al momento (e non si esclude che in futuro altre vengano aggiunte a quelle disponibili).

L’interfaccia "testuale" dal messenger è semplice da utilizzare (dovete solo inviare i numeri del menù che vi verrà presentato dall’help), così come quella del sito web per la configurazione dei servizi da interfacciare con IMified.
Se siete utenti di uno o più dei servizi citati, ed avete sempre un IM attivo… provate a dargli un’occhiata… potrebbe diventare un servizio insostituibile nel farvi risparmiare tempo. 😉

Nov 282006
 

mojitFra tutti i nuovi servizi web disponibili attualmente, penso che una grossa parte del “traffico” sia veicolata da siti come YouTube, Google Video e simili.
Prima o poi sarà capitato a tutti di visualizzare un video di questo tipo (sul sito o “incorporato” in qualche post di un blog) e… cavoli, spesso i video sono in una lingua che non conosciamo o ci piacerebbe avere maggiori informazioni su quello che vediamo… 🙁

La soluzione sarebbe poter avere dei sottotitoli o delle didascalie, ma… come si fa? Semplice: con mojiti!

Cos’è e cosa fa mojiti?
Con mojiti potrete sottotitolare, aggiungere commenti e “spotlight” a qualunque video disponibile su YouTube, Google Video, iFilm e moltissimi altri siti (al momento quindici, fra i più famosi).
Mettete online il video delle vacanze su YouTube, ma vi piacerebbe aggiungere dei commenti descrittivi per dei particolari momenti, in modo da far sapere a sta guardando il video “cosa” sta guardando? Con mojiti potete farlo!!!
Interamente AJAX-powered, questo sito porta i video online ad una nuova “dimensione”, aggiungendo maggiore interattività fra il creatore ed il fruitore.
Ma… più che parlarvene, posso mostrarvi il risultato della “rielaborazione” di un video tramite mojiti.
Ricordate il video dell’impiegato stressato che vi mostrai un po’ di tempo fa? Beh… l’ho commentato con mojiti, e potete vederlo in azione sotto.

Che ve ne pare? Io penso sia un servizio molto utile in diverse circostanze (e l’utilizzo in fase di creazione del contenuto è decisamente semplice).
Forza… divertitevi a creare i vostri spot-set su mojiti! 😉

Nov 252006
 

dropboks
Lo storage personale facile, veloce e per tutti. 🙂

In passato vi ho parlato di altri servizi di storage personale (come Box.net o Sthenic), che comunque richiedevano di perdere qualche secondo fra “apprendimento” ed utilizzo.
DropBoks, invece… è di una semplicità disarmante, ed il servizio ha un target preciso: se stessi.
Nessuna condivisione con alcuno, ma solo un servizio di personal storage immediato, per evitare di “inviare via mail file a se stessi”.

Come funziona DropBoks?
Beh… quasi mi vergogno a spiegarvelo, perchè anche un bambino di due anni ci riuscirebbe… 🙂
Vi registrate (è richiesta solo una mail, che diventerà il vostro username) ed una password. Dopodichè, scegliete un file da caricare in DropBoks usando la finestra di upload e… fatto!
L’interfaccia fa uso di AJAX (in modo molto discreto) per la visualizzazione delle schermate di login e per l’upload dei file.
Il file (fino a 50 MB di dimensione per singolo file e fino ad 1 GB di spazio totale a vostra disposizione) verrà inviato nella propria “dropboks”, dove resterà disponibile per i download successivi.
Un’occhiata all’interfaccia di DropBoks vi farà capire immediatamente quanto semplice ed immediato sia questo servizio.

Clicca sull’immagine per ingrandirla

dropboks_apps

DropBoks è gratuito (o meglio è “donationware”, quindi SE VOLETE potete donare 1$ per aiutare i gestori a mantenere il servizio) e NON ha pubblicità di nessun tipo nelle sue pagine.

Che dire… semplice, gratuito e veloce. Davvero ottimo. 😉