Non entro nel merito "politico" di quello che è successo ieri al Senato… era immaginabile, per come stavano andando le cose.
Voglio entrare però nel merito "civile" degli episodi a cui ho assistito… e voglio chiedervi scusa.
Lo so… probabilmente non dovrei essere io a farlo… ma per un perverso gioco mentale, mi sento in colpa… e mi vergogno da morire per quello che il mondo ha potuto vedere ieri.
Un senatore della Repubblica italiana che viene aggredito, riceve sputi addosso (da un’altro senatore, eh… non da un lama tibetano) e sviene.
Un senatore della Repubblica italiana che stappa una bottiglia di spumante per festeggiare uno dei momenti più tristi della storia politica italiana.
Stamattina, parlando con i colleghi, l’espressione che ho sentito di più è stata: "Che vergogna".
Già… come italiano mi vergogno di quello che è successo… ed avendo votato (non i personaggi in questione, ma non è quello il punto) ho la consapevolezza di aver contribuito a questo degrado… a questo squallore…
Non ho il coraggio di vedere i titoli dei giornali esteri, perchè se quelli italiani dicono solo "E’ caduto il governo", ho paura che le testate internazionali punteranno l’indice sullo spettacolo indegno che si è consumato ieri in Senato.
Scusatemi… ma mi vergogno troppo… e vi prometto che se le cose non cambiano (lo so… è pura utopia… ma si spera sempre per il meglio, no?), MAI PIU’ contribuirò (in modo diretto o indiretto) a mettere queste persone in condizione di dire: "Io ti (vi) rappresento".
NO, io NON voglio essere rappresentato da voi. E voi NON MI RAPPRESENTATE e non mi rappresenterete più.