Oct 292007
 

No, non ho passato il mio week-end a tavola, in estenuanti e lunghe cene ma… è il “codename” della cena che sto organizzando a Milano, il 14 novembre 2007.
Saranno contenti gli amici che, causa distanza, non avevano potuto partecipare alla cena di Roma… 🙂

Il motivo di questo nome non è da ricercare nella presumibile lunghezza (che sarà quella di una normalissima cena in un qualunque locale) quanto nel fatto che viene organizzata in occasione di un evento a cui sono stato invitato da The Ruling Companies Association che vede niente meno che Chris Anderson (il “papà della Coda Lunga“) incontrare gli esponenti delle imprese associate. Ma… oltre alle imprese, ci sarà “spazio” anche per alcuni blogger che potranno seguire l’evento e commentarlo/bloggarlo in diretta.
Personalmente NON so quanti posti siano ancora disponibili, ma se vi interessa potete provare a chiedere un invito a Cristina Carra.

Per chi non lo conoscesse, Chris Anderson è l’autore del libro “The Long Tail” che nel 2006 ha avuto enorme risonanza richiamando l’attenzione anche del mondo dei prodotti di consumo e dei mercati di massa. Editor-in-chief dal 2001 di Wired, la prestigiosa rivista di San Francisco, Anderson aveva in precedenza lavorato per l’Economist e per due autorevoli testate scientifiche, Science e Nature.

The Ruling Companies è un’associazione non profit, fondata nel ’98 con l’obiettivo di promuovere una cultura d’impresa avanzata e adatta ai tempi. Grazie alle quote contributive di oltre 100 imprese associate, di diversi settori e dimensioni, italiane o multinazionali, l’Associazione realizza annualmente 28 incontri su varie tematiche di strategia, di management e di scenario. Tutti gli incontri si svolgono in centro a Milano nella seconda metà del pomeriggio, sono rivolti, di volta in volta, ai vertici, agli esponenti della direzione, al middle management e in alcuni casi a tutti collaboratori delle imprese associate, e prevedono lo scambio e confronto di esperienze e competenze fra i panelisti – esperti, consulenti e operatori d’impresa – ed i partecipanti (membri delle imprese associate e alcuni Ospiti invitati a conoscere l’associazione sperimentandola).

Tornando alla Cena Lunga, invece… se vi trovate a Milano il 14 novembre e vi va di partecipare, potete:

  • iscrivervi usando il classico wiki, modificando la pagina ed aggiungendovi alla lista
  • iscrivervi usando l’evento creato in Facebook (personalmente preferirei questo metodo, che mi da la possibilità di contattare tutti velocemente, ma capisco che non tutti hanno un account su Facebook ed il wiki è ugualmente valido)

Al momento i partecipanti sono già 24, quindi una ricca ed interessante compagnia con cui cenare, chiacchierare e divertirsi. Ergo… fatevi sotto! 🙂

Oct 102007
 

facebook_logo Sono iscritto a Facebook da molto tempo, così come sono iscritto ad una marea di social network (li trovate tutti sul mio claimID).
Per diversi mesi non ho fatto altro che "ignorarlo", ed accettare le numerose richieste di amicizia che mi arrivavano dai tanti amici che ho fra tutti questi social network (ed a rifiutare categoricamente ogni richiesta di provare questa o quella applicazione, con un particolare rifiuto per vampire/zombie/werevolves bites).

Poco più di una settimana fa, in seguito ad uno scambio di twit con Mafe, decisi di dare a Facebook una possibilità, e "giocarci" per qualche ora…
Cominciai allora ad aggiungere IO amici (per la prima volta, fino a quel momento avevo solo accettato richieste di altri, fino ad arrivare a 113 amici) e cercare di capirne le logiche di funzionamento…
Beh… è stato l’inizio della fine! 😛 Dai 113 amici che mi avevano aggiunto sono arrivato ai 239 attuali, dove un buon 95% sono persone con cui ho avuto contatti in qualche modo (blog, BarCamp, Twitter o altri social network).

Ma… cos’è Facebook? A questa domanda rispose un po’ di tempo fa Corrado (direttamente sul mio Facebook) e spero non gli dispiaccia se cito direttamente la sua spiegazione:

Per la generazione di americani nata nei primi anni 80 e a seguire, Facebook è un veicolo di interazione sociale indispensabile. Al College, tutti – ma davvero: TUTTI – hanno un account su Facebook, e cosi’ tutti gli amici di ciascuno. Cosi’, se organizzi una festa, crei un "event" con Facebook e fai gli inviti, e i tuoi amici ti dicono se vengono o no; se hai foto delle vacanze da far vedere in giro, crei un album; se conosci qualcuno/a a una festa non ti scambi piu’ telefono o email, ma aggiungi il/la fortunato/a ai tuoi "friends" (e lasci la possibilita’ di declinare senza imbarazzi).
Allo stesso tempo, se non hai un account su Facebook, la gente si dimentichera’ di invitarti alle feste…
🙁

Io non sono un americano e sono nato PRIMA degli anni 80. Non sono andato al college, non organizzo feste (e se lo faccio è per invitare amici che non sanno nemmeno che esista Facebook) ma sto trovando Facebook di estrema utilità.
In Facebook ho tutti i miei amici (o almeno quelli che hanno un profilo), e da lì riesco a seguire quella che è la loro vita digitale; contemporaneamente, la "mia vita digitale" è aggregata lì, a disposizione di chi vuole seguirla. Su Facebook finicono i post del mio blog, i miei twit, le foto di Flickr e tanto altro. Su Facebook ci sono migliaia di gruppi sugli argomenti più diversi, a cui ci si può unire e contribuire.
Aprendo Facebook, ho trovato un paio di giorni fa le foto di mio fratello ad una festa, in Inghilterra, solo perchè una sua amica le aveva taggate con il suo nome ed essendo nel mio network è stato "aggregato" nella mia  homepage.

Il "bello" di Facebook è che sono disponibili una miriade (diverse migliaia) di applicazioni che possono essere aggiunte al proprio profilo, espandendone le potenzialità; resto sempre dell’idea che la maggioranza di queste sia assolutamente e totalmente inutile (anzi, lancio un appello: se siete vampiri, zombie e lupi mannari NON provate a mordermi o vi stacco i denti, dal momento che ignoro SEMPRE queste cose così come tante, tante, tante altre applicazioni inutili).
Io ho aggiunto un RSS reader, la Flickr Gallery, Twitter/Pownce/Dopplr, un badge con gli altri social network a cui sono iscritto e… stop.

Se mi avessero chiesto di dare un parere sull’utilità di Facebook tre settimane fa, avrei risposto: "E’ una cazzata inutile"… ora risponderei: "Facebook? Fantastico! Corri a crearti un account!".

Ah, a proposito… io su Facebook sono presente con nome e cognome (come quasi tutti, del resto) e potete trovarmi cliccando qui.

Sep 172007
 

Ci risiamo, lo so…
Sto rimandando questo post da settimane (anche se avevo ben chiaro cosa scriverci) ed alla fine dei conti ho fatto bene, perchè quello che è successo in questo weekend mi ha dato la spinta necessaria per mettere le dita sulla tastiera e tornare a lamentarmi.
Se non vi va di leggere l’ennesimo post-lamento, scorrete la pagina e sceglietene un’altro a caso… 😛

Da ieri arrivano trackback ad un vecchio (e tristemente noto, dato che ancora oggi viene commentato e linkato) post in cui mi inventavo due "categorie" di BarCamp che stavano emergendo…
Perchè sta succedendo? Semplice…. perchè alcune (se non tutte) delle cose di cui mi lamentavo si stanno avverando, e nonostante sperassi un miglioramento della situazione sui BarCamp in Italia… non posso che prendere atto che le cose stanno peggiorando… sempre di più…

IngannaCamp: dicesi "IngannaCamp" (termine coniato or ora e brevettato… 😀 ) quell’evento che viene spacciato dagli organizzatori per BarCamp ma…. che di BarCamp ha poco o nulla. Sotto il termine IngannaCamp si possono annoverare illustri (si fa per dire, eh!) predecessori, come il discusso GreenCampIt (che invece era un evento politico), il VlogCamp (che invece era una programma televisivo, come ebbero a dire due diretti partecipanti) ed ultimo il securitycamp (che invece era un corso di formazione per gli addetti di una banca… sigh) come Sid05 ci ha fatto sapere. E’ stato proprio quest’ultimo evento la classica "goccia che fa traboccare il vaso", con persone che avrebbero fatto centinaia di chilometri (ma per una fortunata serie di coincidenze non l’hanno fatto) per partecipare ad un evento che tutto era tranne che un BarCamp.
Ovviamente che non fosse un BarCamp NON era affatto stato menzionato, visto che era anche presente sul wiki ufficiale dei BarCamp e… mio malgrado… anche su BarCamp Italia. E’ questo che ha fatto incazzare ME, e spinto a scrivere questo post; come "owner" di BarCamp Italia ho modo di conoscere e "sentire" tutti gli organizzatori di BarCamp italiani, così come dare qualche consiglio e chi me ne chiede (e lo faccio con piacere); allo stesso modo sono stato contattato dagli "organizzatori" del securitycamp, gli ho dato la possibilità di pubblicizzare il loro evento su BC Italia (anche perchè non spetta a me controllare alcunchè, ci mancherebbe!) e… sorpresa! Un "IngannaCamp" con tutte le carte in regola….
Faccio mea culpa per eventuali lettori di BarCamp Italia che si siano sentiti invogliati a partecipare per averne letto sul blog, e siano rimasti delusi…
Ma… prima che sia troppo tardi, stavolta voglio dar retta al mio cervello, e SCONSIGLIARE FORTEMENTE UN EVENTO che mi puzza di IngannaCamp da chilometri di distanza: l’ArtBizCamp. Spero di sbagliarmi… ma non sono l’unico ad avere un dubbio del genere, ne sono sicuro…

Della questione "IngannaCamp" (anche se non con questo nome) se ne sta parlando nel gruppo "Indigeni Digitali" creato su Facebook da Luca.

AccavallaCamp: il nome è self-descriptive e non è associabile ad un evento in genere, ma all’abitudine (perchè ormai sta diventando un’abitudine, è chiaro) di organizzare BarCamp tutti negli stessi giorni, fregandosene senza alcun problema se quel giorno ne sono stati organizzati altri.
E’ già successo in passato (anche se con grosse differenze, perchè organizzare due BarCamp differenti per tematiche a migliaia di chilometri di distanza penso non crei problemi a nessuno) e succederà sempre di più in futuro… e per motivi che sinceramente non capisco.
Esiste un calendario (costantemente aggiornato) che dovrebbe aiutare tutti nella scelta di una data libera: perchè cavolo non viene neanche guardato???? L’unico motivo che mi viene da pensare è il menefreghismo, male tipicamente italiano… e che ha portato (ed oggi) ad organizzare QUATTRO BarCamp il 6 di ottobre, di cui ben due nella stessa città. Dai… è assurdo!!! Non si può neanche più portare avanti la tesi "ognuno sceglie quello che gli interessa" perchè con quattro camp nello stesso giorno, una persona potrebbe essere interessata a più di un evento… e se poi due sono nella stessa città….
Accavallarsi in questo modo PER ME è una mancanza di rispetto nei confronti sia di chi ha organizzato per primo un BarCamp in quella data sia di chi vorrebbe partecipare; siete liberissimi di pensare che alla fine non succede niente ad ammucchiarsi tutti lo stesso giorno, ma per me non è così… Gli strumenti per scegliere una data libera ci sono… per favore, utilizzateli!

Considerazioni sparse: che il formato BarCamp in Italia sia un successo è chiaro a tutti… ma spero inizi ad essere chiaro a tutti che ci si sta avventurando verso un punto di non ritorno, dove "tutto è Camp ma nulla è BarCamp". Lungi da me il voler fare il controllore/moralista del caso… ma un po’ di auto-regolamentazione non farebbe male, in alcuni casi.
E la proposta di "marchiare" come fakecamp quegli eventi in forte odore di IngannaCamp non è affatto sbagliata, se effettuata con cognizione di causa…

Jun 162007
 

L’altro giorno mi trovavo a riflettere, mettendo a posto il mio clamID, sul numero di "siti o applicazioni sociali" a cui sono iscritto o in cui appare una mia "presenza"
Per quanto mi riguarda la conta si è fermata a 26, cominciando da Twitter (il top della socialità, IMHO) per finire a Vinorati (social network sul vino); il resto li trovate nella sezione "Mi trovate su…" del mio clamID (e probabilmente qualcuno l’ho scordato perchè utilizzato di meno, eh!)

Ormai non c’è applicazione Web che non abbia incorporata qualche feature "sociale".
Volete salvare i vostri bookmark? Lo fate su del.icio.us e li condividete con il mondo.
Scrivete un nuovo post sul vostro blog? Grazie a Technorati tutto il mondo saprà quello che avete scritto e chi avete linkato.
Vi piace leggere? Cavoli… fatelo sapere al mondo intero!!!
Avete in programma di partecipare alla Sagra della Porchetta di Trepalle? Se lo segnalate su Upcoming, qualcuno si unirà a voi.
Siete stati al BarCamp del momento ed avete fatto una presentazione? Grazie a SlideShare tutti quelli non intervenuti potranno vederla!

… e via dicendo.
Ormai tutti (quelli iscritti ai vari siti cui faccio riferimento) sanno tutto di tutti (scusate il gioco di parole); grazie a Twitter, ad esempio, tutti posso sapere quando ninna_r ha bisogno di cibo o di sesso o quando Giulio_Vee è seduto sul cesso (risultati ottenuti grazie a TwitterTroll).

Ma la "sventura" di tutto ciò è che la Socialità 2.0 non si ferma a voi, ovviamente!
State pur certi che se un pincopallino qualsiasi scopre un nuovo sito sociale, poi ve lo verrà a raccontare e… tutti ad iscriversi in massa (ok, con Tabber ammetto le mie colpe, quel giorno decine di blogger si saranno iscritti dopo il mio lancio).
Se pensavate di averla scampata perchè magari quel giorno non avete letto il blog che parlava del tale servizio… ecco che dopo qualche ora arriva l’invito a provare il servizio dall’apposita "funzione sociale" presente in quasi tutte queste web application ("Invita un amico…"); così facendo, ad esempio, sono stato raggiunto da mio fratello su Facebook, ignorando bellamente che esistesse un sito del genere (ed a cosa serva non l’ho ancora capito, attendo lumi da qualcuno di voi esperto al riguardo).

Chiaramente, se "vivete" la Socialità 2.0 in maniera attiva è per vostra libera scelta, quindi inutile poi lamentarsi della mancanza di privacy o degli inviti che si ricevono; se ci iscrivete ad aNobii perchè vi piacciono i libri, preparatevi a ricevere decine di inviti per i gruppo più improbabili.
In futuro è presumibile immaginarsi un aumento esponenziali di siti sociali, che interagiranno con media diversi (cellulari, palmari, mobile device di ogni tipo) per permettere cose "ai confini della fantascienza" (e dell’annullamento della privacy).

Curiosità mia: quanti siti "sociali" conoscete o a cui siete iscritti? Ce n’è qualcuno non presente nella lista dei miei? A che serve?