Sep 012006
 

Grande Madre RossaTitolo: Grande Madre Rossa
Autore: Giuseppe Genna
Casa editrice: Mondadori
Anno: 2004
ISBN: 8804530022
Pagine: 283

Disponibile online su BOL a 15.00 €.

Tadà! Ben ritrovati a tutti, eccomi qui, fresco fresco (si fa per dire, devo ancora recuperare la stanchezza del ritorno a casa) a tormentarvi nuovamente con le mie idiozie “live”.
Il mio blog mi ha ridato il comando (è gentile, appena gliel’ho chiesto non si è opposto, nonostante si sia divertito un mondo a pubblicare articoli in mia assenza, lasciandomi un sacco di commenti a cui rispondere) ed eccomi qui, a pigiare i tasti innanzitutto per salutarvi, e poi per farvi conoscere qualche libro che ho letto durante le mie vacanze (il momento che preferisco per dedicarmi alla lettura).

Grande Madre Rossa è stato acquistato da me moltissimi mesi fa, ma ho rimandato sempre la lettura (così come quella degli altri 10 libri che ho in attesa) per motivi di tempo.
Scritto da Giuseppe Genna (nome noto del panorama editoriale online italiano, con Carmilla on line e I Miserabili), Grande Madre Rossa è un thriller fantapolitico, che parte da un attentato terroristico di proporzioni immense (la distruzione del Palazzo di Giustizia di Milano) per dipanarsi su un sottobosco di servizi segreti, indagini, misteri e intrighi che coprono il tentativo di recuperare l’Archivio Segreto, contenente “i mali dell’Italia”.

Il modo di scrivere di Giuseppe Genna è fondamentalmente diverso da quello dei romanzieri a cui sono abituato, e sulle prime mi ha lasciato “interdetto” ed un po’ spaesato.
Frasi brevi, secche, taglienti come rasoi ma al contempo ricche di particolari e fortemente “descrittive” permettono al lettore di “entrare” nel romanzo e viverlo con gli occhi del protagonista, come se si fosse lì.
Forse ho trovato l’uso ridondante e ripetitivo di alcune parole un po’ “eccessivo”, ma sono minuzie che nulla tolgono di valore ad un romanzo davvero molto interessante e ben scritto.
La trama non è per niente scontata, ed il richiamo a nomi ed elementi “contemporanei” (è stato scritto quando il premier italiano era Silvio Berlusconi, ed i riferimenti sono a questo e molti altri personaggi della politica di qualche anno fa) ne fa quasi un “diario” dei giorni nostri (se non fosse per il fatto che, fortunatamente, non c’è stato nessun attentato al Palazzo di Giustizia di Milano).
Persino nel finale, quando tutto sembrava concluso… 😛

Mi fermo qui per non rovinare il gusto della sorpresa a chi deve ancora leggerlo.
Io l’ho trovato molto interessante e ve lo consiglio, specie se amate i thriller polizieschi e fantapolitici.