Sep 032008
 

Come tanti (direi tantissimi, a giudicare da quello che ho potuto leggere su Twitter) ieri sera ho seguito la webconference per il lancio di Google Chrome, il nuovo browser di Google.
Oltre a noi “geek”, che eravamo su Twitter ad urlare ed accapigliarci a chi lo installava prima e ne scriveva prima la recensione (cosa che non ho fatto e NON ho intenzione di fare, dal momento che ne leggerete a tonnellate stamattina in giro per il web), si sono accorti di Chrome anche i media mainstream, a cominciare dalla carta stampata per finire a radio e TV; peccato che… spesso (e volentieri) finiscano per dire un sacco di cavolate… e quindi, invece che ammorbarvi con la solita review, ho pensato di fare un po’ di chiarezza su alcuni aspetti di Chrome, cercando di stilare una minimale FAQ ad uso e consumo di chiunque voglia capire cosa è e cosa fa questo “nuovo browser” made in Google. 🙂

D: Da dove posso scaricare Google Chrome?
R: Lo puoi scaricare da http://www.google.com/chrome/

D: Google Chrome è a pagamento?
R: No

D: E’ disponibile anche per Mac e Linux?
R: Non ancora, per il momento è solo per Windows, ma le versioni per Mac e Linux sono in via di sviluppo

D: Se uso Mozilla Firefox o Internet Explorer posso importare qualcosa in Chrome?
R: Si, puoi importare preferiti/segnalibri, motori di ricerca, password salvate, cronologia di navigazione

D: Devo importare per forza i preferiti di Firefox in fase di installazione di Chrome?
R: No, è solo una possibilità, non è certamente obbligatorio.

D: Ho sentito dire che è molto più veloce degli altri browser, è vero?
R: Si, è vero… è sicuramente più veloce degli altri browser.

D: Ho sentito dire che consuma meno RAM degli altri browser, è vero?
R: No, non è vero… il consumo di RAM può essere anche superiore agli altri browser

D: … ma io ho visto che il processo chrome.exe consuma solo XX MB di RAM, mentre Firefox me ne consuma XXX MB.
R: Hai provato ad aprire più schede e vedere QUANTI processi chrome.exe hai in memoria e fare la somma? No? Male…

D: … ma allora dov’è il vantaggio nell’usare Chrome per risparmiare memoria?
R: usando Chrome quando chiudi una scheda (e quindi il singolo processo) TUTTA la memoria utilizzata viene rilasciata e torna disponibile per il sistema operativo; con gli altri browser succede solo in parte

D: Posso avere in Chome gli stessi add-on che utilizzavo in Firefox?
R: No

D: Se mi si blocca una finestra, mi si blocca tutto il browser?
R: In teoria no, perchè ogni scheda è un processo separato ed indipendente. In pratica… tutto può accadere.

D: Aiuto, mi si è inavvertitamente staccata una scheda ed ora è diventata una nuova finestra!!!
R: Poco male, basta prenderla per il titolo e trascinarla insieme alle altre schede

D: Dov’è il bottone “Home”?
R: Il bottone Home non è visibile di default, ma lo si può rendere visibile dalle Opzioni 

D: Come aggiungo un indirizzo ai preferiti?
R: clicca sulla stellina a fianco all’indirizzo web della pagina

D: Come aggiungo un feed RSS a quelli che seguo?
R: Ehm… diciamo che devono ancora pensarci...

D: Ho sentito in radio (Radio Rai, questa mattina) che Google Chrome permette la navigazione anonima. E’ vero?
R: NO, la navigazione anonima è impossibile. Google Chrome però permette (opzionalmente) di navigare senza salvare cronologia, cookies, password ecc. E’ una modalità “privacy”, non “anonima”.

D: Google Chrome presenta problemi per la privacy?
R: Ni. Se ci tenete alla vostra privacy, impostate Chrome per non inviare statistiche di utilizzo a Google e disabilitate il filtro antiphishing. In tal caso la vostra privacy sarà al sicuro come quando utilizzate ogni altro browser web

D: Mi conviene disabilitare il filtro antiphishing in cambio di una maggior privacy?
R: No.

D: Nelle Opzioni c’è una finestra titolata: “Roba da smanettoni”; posso cambiare quelle impostazioni?
R: Sei uno smanettone con cognizione di causa? Accomodati. Non sai cosa significa “smanettone?” Lascia perdere…

D: Cosa sono le “Opzioni per sviluppatori”?
R: Sei uno sviluppatore? Saprai bene cosa sono. Non sei uno sviluppatore? Sono opzioni che puoi tranquillamente ignorare

D: Mi consigli di utilizzare Google Chrome?
R: Dipende: se ti serve solo navigare sul web in modo facile e veloce, Chrome è certamente consigliato (sopratutto rispetto ad Internet Explorer); se invece hai bisogno di una maggior flessibilità (data dalle estensioni di Mozilla Firefox) allora no, in Chrome non troverai nulla di tutto questo (per il momento, e non è detto che cambierà in futuro).

Aug 292008
 

Da un paio di giorni sono un felice (ebbene sì, felice) possessore di un iPhone 3G da 16 GB.
Non ho ancora avuto modo di “testarlo in profondità”, ma… posso dire senza problemi di averci smanettato un bel po’ ed essermi fatto la mia idea al riguardo.

ATTENZIONE: quelle che sto per riportare sono MIE considerazioni, basate sul MIO uso e sulle MIE abitudine; questo significa che potrebbero non essere valide per tutti.

Innanzitutto: l’iPhone non è un telefono cellulare. Ha ragione Suz (anche se lui non l’ha mai utilizzato come telefono), definirlo cellulare è riduttivo, ma… personalmente lo uso sopratutto per telefonare, e fa egregiamente il suo dovere.

DIMENSIONI e FEELING: l’iPhone è sottile. Lo mettete tranquillamente in una tasca della camicia ed è invisibile. Non è pesantissimo ma neanche una piuma, non rischiate di perderlo e non accorgervene. Si tiene bene in mano, ed è perfettamente utilizzabile in molte funzioni con una mano sola. Dopo averlo “sporcato” per bene con le ditate, non vi accorgerete più di quanto sia lucido e… si, vi conviene tenere a portata di mano la pezzuola in dotazione per pulire il display, ogni tanto.

DISPLAY: ottimo (ma questo si sapeva già, no?). Sensibile al tocco (anzi, al multitocco), risponde velocemente ai comandi ed utilizzarlo è un piacere.

AUDIO: ottimo. Anche tenendolo ad un volume intermedio (io non riesco a tenerlo al massimo del volume) l’audio è perfetto, pulito e chiaro. Non ho ancora testato il vivavoce, ma… dal momento che la musica viene riprodotta discretamente, non dubito che anche l’audio di una telefonata sia più che buono. Mi sembra un po’ basso il volume delle suonerie, ma forse è solo perchè sono abituato a quelle spaccatimpani dei Nokia.

TASTIERA (VIRTUALE): all’inizio è scomoda… decisamente. Dopo qualche ora inizia ad essere accettabile… e dopo un giorno è utilizzabile. Non è eccezionale. Ma ODIO profondamente il sistema di correzione predittivo… è una maledizione assoluta. Spero lo migliorino (o diano la possibilità di disattivarlo) perchè è davvero fastidioso.

INTERFACCIA UTENTE: è la vera goduria dell’iPhone (nonchè la “cosa” che lo rende fondamentalmente diverso da qualunque altro tipo di smartphone esistente). C’hanno provato altri a simularla (tipo l’HTC Touch, basato su Windows Mobile) ma… non è minimamente paragonabile a nulla di esistente. L’interfaccia utente non è mai invasiva, anzi…

SOFTWARE ed APP STORE: sull’App Store di Apple ci sono centinaia di applicazioni e… quelle realmente utili e/o indispensabili sono davvero poche. Moltissime sono le cazzate, moltissimi i giochi (che non installerò mai, dal momento che non ho mai avviato neanche quelli presenti sul mio Nokia). Installare software sull’iPhone è semplicissimo, disinstallarlo ancora di più (anche se ho dovuto cercare in giro come fare… lo ammetto, non sono uno di quelli che RTFM).

INTERNET e MAIL: Safari Mobile è un ottimo browser, per quanto riguarda il rendering delle pagine web. NON mi fa rimpiangere in alcun modo quello dei Nokia ed è miliardi di anni luce distante da quella schifezza immonda che è Internet Explorer per Windows Mobile. L’applicazione per la posta elettronica è funzionale, ho configurato l’accesso alla mia Gmail solo inserendo user e password ed intelligentemente ha preferito l’accesso IMAP (come l’avrei impostata io manualmente, del resto) rispetto a quello POP3 (che uso per fare il backup della posta in locale). NON ho necessità di avere la posta push ma solo di consultarla quando sono fuori… ed è perfetta per farlo. Buona anche l’interfaccia per iPhone di Gmail, thanks Google.
In più, da diverso tempo questo blog è ottimizzato per l’iPhone grazie ad un plugin per WordPress (WPTouch).

MULTIMEDIALITA’: come lettore audio è ottimo (come tutti gli iPod, del resto) e non ho intenzione di usarlo come lettore video, quindi… per me è perfetto così. Volendolo utilizzare anche per i video, dovete aver cura di ricodificarli, non pensate di vederci Lost in DivX…

FOTOCAMERA: poteva anche non esserci, non ne avrei sentito la mancanza, dal momento che non la userò mai per postarci qualcosa su Flickr. Per me la fotografia è una cosa “seria”, la fotocamera dell’iPhone va bene per scattare le foto agli amici ed utilizzarle per personalizzare la loro scheda contatto.

ITUNES: se non volete utilizzare le versioni mobile dell’iTunes Store o dell’App Store, dovete utilizzare iTunes (che, oltretutto, vi serve per tenere aggiornata la musica, i video ed i contatti dell’iPhone). Nulla da dire, funziona bene e mi ha sincronizzato perfettamente i contatti di Outlook (e cavoli, mi ero scordato che avevo Outlook sincronizzato con Plaxo, ed ora mi trovo con oltre 1100 contatti sull’iPhone… )

BATTERIA: mmm… la batteria… La durata NON è eccezionale (dove per “eccezionale” intendo due o tre giorni senza caricarlo). Ma… se come me NON avete il WIFI sempre acceso (inutile, avendo al lavoro ed a casa sempre un pc connesso ad Internet) e NON avete necessità della posta push (stesso motivo di prima) la durata è più che accettabile. Smanettandoci parecchio ed utilizzando la connessione UMTS per un po’ di video su YouTube, leggere la posta, farlo vedere ai colleghi ed installare qualcosa dall’App Store, mi è durato senza problemi tutto un giorno. Quindi.. per il mio uso va bene così.

Giudizio di Giovy: probabilmente ho saltato diverse cose, ma… il mio scopo non era una recensione esaustiva, quanto darvi qualche impressione da utilizzatore. L’iPhone è un bell’oggetto, indubbiamente… ed a seconda delle cose che volete farci, può andare più o meno bene. NON lo vedo adatto ad un utilizzo Business (come del resto non ce lo vede Gigi, che l’ha testato approfonditamente in questo campo) ma per alcuni tipi di utilizzatori Consumer (fra cui il sottoscritto) è perfetto. Se volete utilizzarlo per ricevere la posta push o essere sempre connessi… comprate un BlackBerry, perchè con l’iPhone ci farete mezza giornata, ad andarvi bene. Le politiche commerciali dei gestori italiani sono indecenti (ed il prezzo IMHO è troppo alto in maniera assoluta, ma è “giusto” se comparato a quelli di prodotti con feature simili) e l’ho comprato solo perchè Vodafone mi ha dato la possibilità di spalmare una bella fetta del costo in bolletta, altrimenti non avrei mai tirato fuori di tasca oltre 500 euro in un colpo solo.

Plus: a vantaggio mio (come memorandum) e dei futuri utenti di iPhone 3G in Italia, ho creato una pagina FAQ apposita, perchè non ne ho trovate in giro sull’iPhone 3G in Italia e le informazioni che mi servivano me le sono dovute andare a cercare in forum e post su vari blog. Se volete contribuire, mandatemi domande (e relative risposte, of course) via mail o nei commenti. NON ho aperto i commenti in quella pagina perchè sono sicuro si trasformerebbe in breve tempo in una chat.

Jun 062008
 

gmail_logo.gifA volte le novità che Google introduce sui suoi servizi sono molto interessanti… altre volte sono addirittura "fondamentali"… altre volte invece mi lasciano perplesso.
Una di queste è Gmail Labs, di cui è possibile leggere diffusamente in questo post di Techcrunch.

Cos’è Gmail Labs?
In estrema sintesi: è la possibilità, aperta a tutti (anche se io non ancora riesco ad accedere a questa "novità") di provare in anteprima nuove funzioni per Gmail, create dagli ingegneri di Google nel loro "20% libero" (Google lascia a tutti i suoi dipendenti la possibilità di utilizzare il 20% del loro tempo per sviluppare in proprio nuove idee, nuovi servizi, nuove funzionalità).

Date un’occhiata alle due screenshot sotto (ovviamente ingranditele cliccandoci su):

gmail_labs1.png   gmail_labs2.png

Cosa mi lascia perplesso? E’ semplice: molte di queste funzionalità sono assolutamente INUTILI.
Che utilità potrebbe avere, infatti, attivare la funzione "Old Snakey" per giocare a Snake in Gmail? Mah…

Inoltre: alcune di queste nuove funzionalità sono davvero molto interessanti. Ma come dice Google stessa: "…. queste feature potrebbero modificarsi o sparire in qualunque momento".
Cioè… mi fate giocare con una nuova feature che trovo fantastica… e poi me la togliete di colpo? Eh no, cavoli… potrei incazzarmi, in questo caso!
Quindi… PERSONALMENTE non attiverò nessuna funzione di Gmail Labs, e se vorrò nuove funzioni le aggiungerò con uno degli innumerevoli script di Greasemonkey creati per Gmail (e che NON spariscono all’improvviso)

May 202008
 

google_health_logo.gifSe ne parlava già da un po’, con l’avvio della sperimentazione presso un paio di ospedali.
Oggi invece parte ufficialmente Google Health, il nuovo servizio di Google volto a dare la possibilità agli utenti di creare un proprio profilo sanitario online, caratterizzato da massima privacy e sicurezza, dove poter inserire tutta la propria "storia" medica, eventuali allergie a farmaci o materiali, malattie di cui si soffre, risultati di esami ecc.

Il servizio, inoltre, è "interattivo"; se inserite dei medicinali che prendete e sono note delle interazioni potenzialmente pericolose, queste vi saranno segnalate. Inoltre, è possibile collegare il proprio profilo di Google Health con quello di altri servizi online a carattere medico, che potranno leggere/scambiare dati con il vostro account.

Clicca sull’immagine per ingrandirla 

google_health_screen01.jpg 

Che significa tutto ciò?
Semplice: voi create il vostro profilo, cercando di renderlo il più completo possibile. Vi succede (spero di no, eh… ma tutto può accadere) un incidente. Nel vostro portafogli, oltre ai documenti, avete lasciato la password di accesso in sola lettura ai vostri dati medici presenti su Google Health. Il medico che vi curerà avrà accesso a tutta la vostra storia medica in tempo reale, compreso gruppo sanguigno, eventuali allergie a questo o quel farmaco, cure mediche in corso; riuscite ad immaginare quanto può essere utile un servizio del genere?

Le eccezioni che verranno avanzate in Italia
Sono immaginabili:

  • "Ahhhh!!! I miei dati sanitari in mano a Google, che poi li rivenderà alle case farmaceutiche!! Giammai!"
  • Ma figuriamoci se in Italia un medico saprebbe utilizzare Google Health!!!
  • (in caso di incidente) Che è ‘sto coso nel portafogli? Google Health? Vedi se riesci a trovare un parente, va…

Giudizio di Giovy: il servizio è MOLTO utile, perchè la sicurezza e la privacy sono assolutamente garantite (a maggior ragione trattandosi di dati sensibili). In questo momento il servizio è interamente in inglese (e quindi poco utile per gli utenti italiani, che già hanno difficoltà con i termini medici in italiani, figuriamoci con gli stessi termini in inglese), ma spero verrà presto localizzato nella nostra lingua.
Le potenzialità sono enormi… e… potrebbe sembrare una sciocchezza, ma alcune volte essere in possesso in tempi brevi della storia clinica di un paziente può fare la differenza fra la vita e la morte…

May 122008
 

Io non l’avevo neanche notato, se non fosse stato per Marco che me l’ha fatto notare nei commenti al Liveblog per Al Gore a Roma: sono stato bannato da Google; ogni risultato che conduce a questo blog è stato eliminato dall’indice di Google. Persino cercando "Giovy" appaiono il mio tumblr, il mio Twitter, il mio Flickr, il mio ClaimID… ma non questo blog.

Che ho fatto per meritarmi tutto ciò? Nulla, ovviamente.
Memore però di un post sul blog dell’amico Robin Good, che ha subito lo stesso trattamento in passato, sono andato a dare un’occhiata ad eventuali problemi tramite Google Webmaster Tools. Ed eccolo lì, il problema… 🙁

Nel Message Center c’è un messaggio datato 24 aprile, con titolo: "Rimozione dall’indice di Google".
Il testo invece dice:

Spettabile proprietario o webmaster di giovy.it,
Durante il processo di indicizzazione delle Sue pagine abbiamo constatato che alcune di esse utilizzano tecniche non conformi alle nostre linee guida
sulla qualità, disponibili all’indirizzo http://www.google.it/webmasters/guidelines.html
Al fine di mantenere la qualità del nostro motore di ricerca, stiamo procedendo ad una temporanea rimozione di alcune pagine dai nostri risultati di ricerca. Al momento prevediamo di rimuovere le pagine di giovy.it per almeno 30 giorni.
In dettaglio, abbiamo rilevato i seguenti comportamenti nelle Sue pagine:
* Testo nascosto in giovy.it:
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Partendo dal presupposto che sicuramente nel mio blog non ci sono post o pagine con testi del genere, ho provato a cercare se fosse passato qualche spam comment di quel tipo ma non ne ho trovati. Quindi avanzo qualche ipotesi:

  1. o nel preciso momento in cui il mio sito è stato indicizzato è passato uno spam-comment ed è stato indicizzato
  2. c’è stato un errore

Ad ogni modo, sono diventato invisibile fino a che Google non si degnerà di riammettermi nel suo regno.
Guardo così di rado le statistiche del mio blog che c’è voluto qualcun’altro per farmelo notare. Ma vedendole "a posteriori" me ne sarei potuto accorgere da solo, perchè la differenza fra "dentro Google" e "fuori Google" è abissale… neanche lontanamente immaginabile.

Per me sinceramente non è un problema… ho già fatto richiesta di riammissione e non vedo perchè non debbano accoglierla, dal momento che il problema non sussiste in nessuna forma. Mi dispiace solo che tutte le persone che arrivano quotidianamente qui dal motore di ricerca di Mountain View in cerca di una soluzione a qualche problema, non riusciranno a trovarmi, se usano Google.

Apr 082008
 

Gran bella novità e che sono sicuro farà molto parlare, quella presentata dal colosso di Mountain View, oggi…

googleappengine_logo.gifGoogle App Engine è l’ennesimo esperimento che Google tira fuori dal calderone, dedicato questa volta agli sviluppatori Web.

Chi non ha mai sognato (fra i web developer) di poter sviluppare una web application, senza doversi preoccupare dell’infrastruttura tecnica necessaria per farla funzionare (server con risorse hardware adeguata, framework da installare e configurare ecc)?. E sopratutto: chi non ha mai sognato di poter sviluppare una web application da poter "appoggiare" sulla stessa infrastruttura che regge Gmail, Google Docs, Google Calendar ecc.?

Google App Engine (al momento in fase di test, limitato ai primi 10.000 web developer che si iscrivono) offre tutti gli strumenti necessari per sviluppare la propria web application e farla interagire con i sistemi di Google, utilizzandone ad esempio l’autenticazione, il data storage, il load balancing ecc.

Al momento le applicazioni che vorranno usare il Google App Engine dovranno essere sviluppate in Python, ma in futuro è prevista l’espansione verso altri linguaggi. Tutte le applicazioni "girano" in una sandbox (un ambiente sicuro e "limitato", dove non possono danneggiare nè l’infrastruttura esistente nè le applicazioni di altri) che permette inoltre la scalabilità sui diversi server componenti l’infrastruttura. Gli unici "limiti" per le applicazioni costruite durante questo periodo di test sono 500 MB di storage (più che sufficienti, direi…) e 5 milioni di pageviews al mese (largamente sufficienti per iniziare, no?), mentre ogni sviluppatore può registrare al massimo 3 applicazioni.
Google mette inoltre a disposizione un SDK (Software Development Kit) contenente un web server completo di tutte le API e librerie disponibili su Google App Engine, per permettere lo sviluppo ed il test delle proprie applicazioni prima di renderle pubbliche su GApp Engine.

Google App Engine è disponibile anche per gli utenti di Google Apps, che potranno usarlo per sviluppare applicazioni da distribuire all’interno delle proprie organizzazioni. Tutte le applicazioni di Google App Engine appariranno come sottodomini di appspot.com (quindi miaapplicazione.appspot.com).
Una prima applicazione utilizzante il Google App Engine è già stata creata, ed è HuddleChat (una workgroup chat con possibilità di condivisione di immagini, codice, file ecc).

Considerazioni di Giovy: Google App Engine rende possibile a tutti (con le competenze tecniche necessarie, ovviamente) creare web applications funzionanti su una delle infrastrutture tecniche più performanti ed affidabili del mondo, a costo zero. In futuro verranno resi disponibili opzioni aggiuntive e sono sicuro che una di queste sarà quella di poter usare le applicazioni create su un proprio dominio. Le implicazioni di tutto ciò immaginatele da soli… 😉

Oct 132007
 

gmail_logo La Big G deve essersi resa conto che i competitor diretti del suo servizio di posta elettronica (Microsoft con Hotmail e Yahoo con Yahoo Mail) forniscono da un po’ di tempo più spazio di quanto non faccia lei… ed ha deciso di correre ai ripari. 🙂

Pare infatti che a partire dai prossimi giorni lo spazio di Gmail comincerà ad aumentare, arrivando a:

  • 4321 MB il 23 ottobre
  • 6283 MB il 4 gennaio

dal 4 di gennaio la velocità di crescità diminuirà, attestandosi sui 3.3 MB al giorno (10 volte più veloce del ritmo di crescita attuale).

La crescita è stata stimata dal codice Javascript di Gmail (vedi questo post di Googlified) ed è stata confermata da Google con un post sul blog ufficiale di Gmail.
Allo stesso modo, anche tutte le società che usano Google Apps avranno lo stesso aumento di spazio… ed anche chi usa la versione Premier di Google Apps (quella a pagamento) passerà da 10 GB a 25 GB per lo stesso prezzo.

Personalmente non ho un bisogno impellente di spazio, ma avendo usato il 40% dello spazio….argh… beh, ho avuto la conferma in tempo reale che quello che ho appena scritto STA SUCCEDENDO… ho iniziato a scrivere il post avendo 2912 MB di spazio, ed in questo momento ho già raggiunto 3044 MB… 😛

Thanks Google… 😉