Jan 152008
 

Dite la verità: quante volte avreste voluto comprare qualcosa negli Stati Uniti perchè non disponibile negli stores oltreoceano, e vi siete mangiati le mani perchè lo shop "X" non spediva fuori dagli USA? Oppure: volevate approfittare del favorevole cambio dollaro-euro e comprare un po’ di roba negli States ma… idem come sopra?

Beh… se proprio non potete farne a meno, e non avete amici disposti a ricevere il pacco per voi negli USA e forwardarvelo… beh… potete sempre usare…

accessusa_logo Access USA si definisce "il leader nel mail e package forwarding dagli USA".
Sinceramente… NON so se è davvero il leader e NON so come funzioni il servizio ma… sono sicuro che più di un amico che mi legge sarà interessato ad un servizio del genere (i geek che vorrebbero comprare dagli USA prodotti tecnologici sono tanti) 😉

Come funziona Access USA?
Semplice: innanzitutto si decide se dagli USA si desidera ricevere solo pacchi o anche posta/documenti; in seguito ci si registra (il costo è di 20 dollari una tantum per il setup) e si sceglie se attivare il servizio solo per un mese (al costo di 7 dollari) o usufruire di un abbonamento annuale (60 dollari, utile se si pensa di comprare molto e con una certa continuità). Una volta registrati si riceverà un indirizzo postale USA a cui potrete far inviare il vostro shopping americano senza alcun problema. Sembra l’uovo di Colombo… ed in fondo lo è… 😛

Successivamente, loggandovi nella vostra area utente su Access USA, potrete farvi inviare i vostri acquisti in Italia (o in ogni altra parte del mondo) o pianificare spedizioni a ogni dati giorni/settimane. Ovviamente è possibile fare "package consolidation" (pratica raccomandata anche da Access USA) per accorpare diversi oggetti in una sola spedizione. I vostri pacchi verranno spediti verso l’Italia via DHL o Fedex (corrieri normalmente molto affidabili, specie il secondo).

Le tariffe
Ho trovato le tariffe di Access USA decisamente convenienti, se rapportate a quelle che vi chiedono (ad esempio) i privati per spedire dagli USA degli oggetti acquistati su eBay. Se si esclude il setup (20 dollari, una tantum) ed il costo dell’abbonamento (7 dollari/mese o 60 dollari/anno), spedire un pacco costa 2.45$ ogni 100 grammi (minimo 600 grammi). Farvi spedire dagli USA un oggetto "tech" piccolo (un iPhone, ad esempio) vi costerebbe solo 14.7 dollari. Anche con oggetti più pesanti (una macchina fotografica o degli obbiettivi, ad esempio) il costo è sempre conveniente.

Una possibilità MOLTO INTERESSANTE (se non vi interessa ricevere posta dagli USA) è quella di poter aggiungere altri nominativi al proprio account Access USA; in pratica… potete condividere l’account (e le spese collegate) con amici e parenti, rendendo ancora più conveniente ricevere spedizioni dagli USA.

Inoltre… offrono anche il servizio di personal shopper, nel caso non sia possibile pagare con la vostra carta di credito su qualche shop americano: in pratica gli dite cosa comprare, loro la comprano con la loro carta aziendale e pagano per voi, e poi voi gli rimborsate la somma più una piccola commissione per il servizio (beh, non si fa niente gratis, è ovvio) 😛

ATTENZIONE: NON so come si comportano con le spese di dogana, che normalmente vengono addebitate importando prodotti dagli Stati Uniti; usando un corriere come DHL o Fedex "potreste" forse evitarle ma… prendete questa mia affermazione con beneficio d’inventario, perchè potrebbe anche NON essere così.

Giudizio di Giovy: trovo Access USA un servizio molto interessante per chi desidera poter fare shopping liberamente nei vari negozi americani (online, ma non solo) sfruttando il cambio molto conveniente. Anche considerando le spese di inoltro verso l’Italia, si riesce a risparmiare anche somme considerevoli. Se inoltre si divide l’account con altre persone e si accorpano diverse spedizioni, la convenienza aumenta di molto.

Nessuno è interessato a condividere un account Access USA? 😉

Jul 312007
 

Il post di stamattina appartiene alla categoria "Quick Tips", ovvero consigli utili su operazioni che potrebbero sembrare banali ma… a volte sono estremamente necessarie.. 😛

Premessa: personalmente SCONSIGLIO fortemente di utilizzare Outlook Express per gestire la propria posta; è un programma instabile, che non aderisce agli standard e che di punto in bianco potrebbe "lasciarvi a piedi", come è successo ad una persona a cui ho fatto assistenza e da cui ho tratto l’esperienza necessaria per scrivere questo post… 😛

Problema: tutte (o una parte) delle mail presenti in una cartella di Outlook Express spariscono all’improvviso, senza essere state cancellate o spostate.

Soluzione: in realtà la soluzione potrebbe essere molto semplice, così come potrebbe essere anche impossibile. Accade a volte che il file delle cartelle di posta si danneggi (magari perchè il programma è crashato mentre era in corso l’archiviazione/compressione della posta). La prima cosa da fare è verificare che i file appositi (con estensione .dbx) siano "presenti" e non siano andati perduti per qualche motivo. Normalmente il percorso di tali file è qualcosa di questo tipo: C:\Documents and Settings\Utente\Impostazioni locali\Dati applicazioni\Identities\stringa alfanumerica\Microsoft\Outlook Express; sia "Utente" che "stringa alfanumerica" (in corsivo, nel percorso) possono variare a seconda della propria installazione. Normalmente i file delle cartelle di posta hanno lo stesso nome delle cartelle che si vedono in OE (abbreviazione che userò da adesso in poi per "Outlook Express") ed estensione .dbx (ad esempio "Posta in arrivo.dbx"). Guardando la dimensione del file ci si rende subito conto se le mail "ci sono ancora"; se il file .dbx della cartella sarà grande diverse decine/centinaia di MB ma voi non vedete nessuna mail, è probabile che il file sia corrotto. Come procedere?

Strada n. 1: il primo programma da provare ad utilizzare è DBXtract (qui l’home del programma, qui il download). Il programma richiede le librerie  di runtime VB6 (che dovreste avere già installate), non necessita di installazione ed è di semplicissimo utilizzo (potete trovare una guida qui). Se il recupero riesce, dovreste trovervi nella directory di salvataggio tutte le mail, che poi potrete "rimettere" nella vostra Inbox con un semplice drag&drop.

Strada n. 2: se il recupero con DBXtract non funzione, potete provare con Outlook Express Extraction (qui l’home del programma, qui il download), dal funzionamento molto simile a DBXtract (anche se richiede di essere installato). Personalmente penso che se non funzioni il primo, anche questo fallirà ma… tentare non nuoce.

Strada n. 3: se il recupero con i programmi precedenti non ha avuto successo (segno evidente che il file è pesantemente corrotto), l’unica strada percorribile è fare riferimento a OE-Mail Recovery (qui l’home del programma, qui il download). Già dall’interfaccia del programma ci si rende conto che è più "tosto", ed infatti è specifico per trattare casi di archivi danneggiati.

 OE-Mail Recovery

Mentre i programmi precedenti, se incontravano file corrotti, si fermavano inesorabilmente vanificando tutto il recupero… OE-Mail Recovery avanza come uno schiacciasassi, tralasciando gli errori (ed ovviamente eventuali email irrecuperabili) ma permettendo il recupero di tutto il resto. Tutta questa "potenza" ha un costo: OE-Mail Recovery permette infatti di visualizzare in parte le mail recuperate ma… per effettuare il salvataggio richiede che il software venga acquistato, al costo di 27 dollari.

Considerazioni di Giovy: chi usa Outlook Express e va incontro a problemi, un po’ se l’è cercata… ma non per questo bisogna farlo morire. Ho cercato di illustrarvi qualche software per venire incontro a quello che potrebbe essere un problema a volte "grave" (perdere email di lavoro lo è, di solito). Inutile dirvi che esistono software molto più stabili ed affidabili come Mozilla Thunderbird, che mettono a disposizione dell’utente anche la possibilità di avere plugin per estenderne di molto le funzionalità. E come con IE… fino a che funziona va bene, ma se nascono problemi… argh! 😀