Il ministro Scajola ha dichiarato, durante l’assemblea di Confindustria, che "Entro questa legislatura porremo la prima pietra per la costruzione nel nostro paese di un gruppo di centrali nucleari di nuova generazione".
Mmm… interessante dichiarazione, per un tema ancora più interessante: il nucleare in Italia.
Per chi non lo ricordasse, in Italia c’è stato un referendum sul nucleare nel 1987, che portò alla chiusura delle quattro centrali aperte alcuni anni prima ed al blocco quasi totale della ricerca in questo settore. Non a caso, in Italia, di ingegneri nucleari non mi pare ce ne siano tantissimi (io ne conosco uno, ma purtroppo il suo blog è chiuso… ma spero riuscirà ad intervenire ugualmente in questa discussione).
Dicevamo: il nucleare in Italia non è mai stato ben visto. Ci sono centinaia (se non migliaia) di "comuni denuclearizzati", che non necessariamente significa siano comuni contrari al nucleare per uso civile. Il ricordo di Chernobyl è ancora vivo in moltissimi italiani (me compreso, che allora avevo solo 8 anni ma ricordo perfettamente quei giorni), ma è un ricordo legato al "vecchio nucleare", che non brillava certo per sicurezza. Il "nuovo nucleare" è indubbiamente più sicuro…
… peccato che non esista ancora…
Quello che viene definito "nuovo nucleare" è una tecnologia ancora in fase di studio, che non vedrà la luce prima del 2030 (e che per chiarezza chiamerò "nucleare di QUARTA generazione", dato che è proprio questo il nome con cui viene identificato).
Quindi, quando vi dicono che costruiranno centrali con il "nuovo nucleare" avviandole nei prossimi cinque anni, vi stanno prendendo in giro, perchè se succederà, sarà fatto utilizzando il nucleare di TERZA generazione, diverso da quello di Chernobyl o dalle centrali già esistenti sul territorio italiano ma non funzionanti (che erano di SECONDA generazione) solo per un’accresciuta sicurezza, ma identico come principio di funzionamento.
Centrali più piccole… sicuramente molto più sicure… ma IDENTICHE come funzionamento a quella già presenti in tutto il mondo.
Non sono un ingegnere nucleare, ma prima di scrivere questo post mi sono documentato facendo qualche ricerca: qui trovate informazioni sul nuclare di terza generazione (e che come potrete vedere, è già "vecchio" come concezione, proprio perchè attuato in tutto il mondo da almeno un decennio, dato che la prima centrale di questo tipo è stata inaugurata nel 1996 in Giappone).
Veniamo però al VERO motivo che mi fa dubitare molto sull’introduzione del nucleare in Italia (che sia nuovo o vecchio conta poco, in questo caso): gli italiani.
Gli italiani, quando gli si cerca di costruire una centrale turbogas (o un rigassificatore) a dieci chilometri di distanza da casa, saltano come molle con cartelli in mano, attuando picchetti, bloccando strade e ferrovie, incatenandosi alle ruspe ecc… Figuriamoci se gli si va a dire: "Ehi, vi stiamo costruendo una centrale nucleare sicura a CENTO chilometri da casa". Vi immaginate la scena?
Quindi… se siete in qualche modo "preoccupati" dalle dichiarazioni di Scajola… state tranquilli. In Italia NON verranno mai costruite centrali nucleari, nè di terza nè di quarta generazione… perchè gli italiani non lo permetteranno.
… ma ovviamente è una mia speculazione… potrei anche sbagliarmi… e magari gli italiani sono più propensi ad una centrale nucleare che ad una turbogas.
Se vi propongo un sondaggio (che trovate sotto, o potete linkare qui), vi va di partecipare e di diffonderlo? Giusto per tastare il polso… anche se probabilmente un blogger più o meno informato è tendenzialmente più favorevole rispetto alla casalinga di Voghera… 😛