Nov 052008
 

Questo deve essere stato il pensiero della signorina che, dopo aver ascoltato il bel discorso dello sconfitto Mc Cain, ha dichiarato di “aver paura di Obama”.
Mi dispiace per lei (neanche tanto, eh!), ma gli americani si sono espressi in tutt’altro modo, ed hanno dimostrato non solo di non aver paura dell’uomo nero, ma di avere anche il coraggio di eleggere Barack Obama come 44° Presidente degli Stati Uniti.

Un cambiamento epocale, senza alcun dubbio. Un cambiamento su cui ha pesato tanto la politica di Bush (si è parlato di un 20%, sbaglio?) e che ha invogliato gli americani a “puntare sul nuovo”, ed il nuovo ha la faccia di Obama.

Welcome, mr President… e per favore… io in lei ci credo, se fossi stato americano l’avrei votato di sicuro… e spero di non vederla mai a braccetto con “loschi figuri” italiani bassi e pelati, come faceva il suo predecessore

Feb 202008
 

Stanotte ho fatto un sogno… e non è stato affatto un sogno piacevole.
Complice le troppe puntate di Jericho viste negli ultimi giorni, ho sognato che scoppiava la Terza Guerra Mondiale.

Poi mi sono svegliato… sono andato al lavoro… ed ho letto su Repubblica: "Mosca: Kosovo indipendente minaccia la stabilità mondiale". Non sono un esperto di politica estera e potrei anche "allarmarmi" per niente… ma mi piace guardarmi intorno, e "cogliere segnali".
Ed i segnali che sto cogliendo non sono affatto tranquillizzanti. Certo… parlare di "Terza Guerra Mondiale" può sembrare esagerato, ma… basta tornare un po’ indietro nel tempo (e l’ho fatto DOPO aver iniziato a scrivere questo post) ed ho trovato altri articoli come:

E proprio in quest’ultimo articolo (un editoriale del bravo Zucconi), ho potuto leggere questa frase:

"Se l’Iran diventasse una nazione nucleare, sarebbe la Terza Guerra Mondiale", vede e rilancia Bush, che ha capito come ormai sia la Russia, e non più l’Iran, il vero avversario.

Mmm… Bush usa esplicitamente le parole "Terza Guerra Mondiale" ed altrettanto esplicitamente addosso la causa di questi problemi alla Russia. La Russia addossa tutti i suoi problemi (compreso quello di aver riconosciuto l’indipendenza del Kosovo) agli Stati Uniti. Non va bene.

Un po’ di tempo fa vi parlai del "Doomsday Clock", l’Orologio dell’Apocalisse; quando lo feci, segnava sette minuti alla mezzanotte (nucleare), come nel 1947. Nel 1963, DOPO la Crisi dei missili di Cuba" e grazie alla firma del Partial Test Ban Treaty, l’orologio segnava 12 minuti alla mezzanotte.
OGGI questo orologio segna 5 minuti alla mezzanotte, e non si avvicinava così tanto all’ora dell’Apocalisse dal 1984.

Non voglio fare terrorismo psicologico, ci mancherebbe… ma mi piacerebbe sapere da qualcuno più esperto di me come viene vista la situazione politica mondiale… e se… anche lontana… c’è una pur remota possibilità di una World War III.

Jan 152008
 

Dite la verità: quante volte avreste voluto comprare qualcosa negli Stati Uniti perchè non disponibile negli stores oltreoceano, e vi siete mangiati le mani perchè lo shop "X" non spediva fuori dagli USA? Oppure: volevate approfittare del favorevole cambio dollaro-euro e comprare un po’ di roba negli States ma… idem come sopra?

Beh… se proprio non potete farne a meno, e non avete amici disposti a ricevere il pacco per voi negli USA e forwardarvelo… beh… potete sempre usare…

accessusa_logo Access USA si definisce "il leader nel mail e package forwarding dagli USA".
Sinceramente… NON so se è davvero il leader e NON so come funzioni il servizio ma… sono sicuro che più di un amico che mi legge sarà interessato ad un servizio del genere (i geek che vorrebbero comprare dagli USA prodotti tecnologici sono tanti) 😉

Come funziona Access USA?
Semplice: innanzitutto si decide se dagli USA si desidera ricevere solo pacchi o anche posta/documenti; in seguito ci si registra (il costo è di 20 dollari una tantum per il setup) e si sceglie se attivare il servizio solo per un mese (al costo di 7 dollari) o usufruire di un abbonamento annuale (60 dollari, utile se si pensa di comprare molto e con una certa continuità). Una volta registrati si riceverà un indirizzo postale USA a cui potrete far inviare il vostro shopping americano senza alcun problema. Sembra l’uovo di Colombo… ed in fondo lo è… 😛

Successivamente, loggandovi nella vostra area utente su Access USA, potrete farvi inviare i vostri acquisti in Italia (o in ogni altra parte del mondo) o pianificare spedizioni a ogni dati giorni/settimane. Ovviamente è possibile fare "package consolidation" (pratica raccomandata anche da Access USA) per accorpare diversi oggetti in una sola spedizione. I vostri pacchi verranno spediti verso l’Italia via DHL o Fedex (corrieri normalmente molto affidabili, specie il secondo).

Le tariffe
Ho trovato le tariffe di Access USA decisamente convenienti, se rapportate a quelle che vi chiedono (ad esempio) i privati per spedire dagli USA degli oggetti acquistati su eBay. Se si esclude il setup (20 dollari, una tantum) ed il costo dell’abbonamento (7 dollari/mese o 60 dollari/anno), spedire un pacco costa 2.45$ ogni 100 grammi (minimo 600 grammi). Farvi spedire dagli USA un oggetto "tech" piccolo (un iPhone, ad esempio) vi costerebbe solo 14.7 dollari. Anche con oggetti più pesanti (una macchina fotografica o degli obbiettivi, ad esempio) il costo è sempre conveniente.

Una possibilità MOLTO INTERESSANTE (se non vi interessa ricevere posta dagli USA) è quella di poter aggiungere altri nominativi al proprio account Access USA; in pratica… potete condividere l’account (e le spese collegate) con amici e parenti, rendendo ancora più conveniente ricevere spedizioni dagli USA.

Inoltre… offrono anche il servizio di personal shopper, nel caso non sia possibile pagare con la vostra carta di credito su qualche shop americano: in pratica gli dite cosa comprare, loro la comprano con la loro carta aziendale e pagano per voi, e poi voi gli rimborsate la somma più una piccola commissione per il servizio (beh, non si fa niente gratis, è ovvio) 😛

ATTENZIONE: NON so come si comportano con le spese di dogana, che normalmente vengono addebitate importando prodotti dagli Stati Uniti; usando un corriere come DHL o Fedex "potreste" forse evitarle ma… prendete questa mia affermazione con beneficio d’inventario, perchè potrebbe anche NON essere così.

Giudizio di Giovy: trovo Access USA un servizio molto interessante per chi desidera poter fare shopping liberamente nei vari negozi americani (online, ma non solo) sfruttando il cambio molto conveniente. Anche considerando le spese di inoltro verso l’Italia, si riesce a risparmiare anche somme considerevoli. Se inoltre si divide l’account con altre persone e si accorpano diverse spedizioni, la convenienza aumenta di molto.

Nessuno è interessato a condividere un account Access USA? 😉