Jun 162009
 

Solo qualche mese fa mi è capitato di parlare dei TV LCD di Philips, visti in occasione del Philips CLCE 2009. Oggi, grazie a Francesca di Business Press che mi ha dato modo di testare il prodotto in questione, avrò modo di parlarvi di uno degli ultimi “nati” in casa LG per quanto riguarda i TV LCD: l’LG 42LH5000. In realtà avrei voluto proporvi una VERA comparativa con un prodotto Philips della stessa fascia, ma problemi logistici di quest’ultima hanno impedito che il loro LCD mi arrivasse in tempo utile e quindi… beh, per il momento la scena è tutta dell’LG, sperando in futuro di poter comunque concludere questo confronto 🙂

Specifiche tecniche

L’LG 42LH5000 è un TV LCD dotato di uno schermo da 42 pollici in formato 16:9 (è disponibile anche nelle versioni 32, 37 e 47 pollici), Full HD (1920x1080p), dynamic contrast ratio maggiore di 80.000:1, luminosità (cd/m2) pari a 500, tempo di risposta pari a 2 ms ed angolo di campo di 178 gradi. Dispone di un decoder per il digitale terrestre incorporato con slot CI per la pay tv. Ha 4 porte HDMI 1.3, ingressi SCART, composito, VGA e varie uscite analogiche/digitali per collegarlo ad impianti home theater. Sul versante audio dispone di un decoder integrato Dolby Digital. Permette il collegamento di dispositivi Simplink (possibilità di comandarli tutti utilizzando un solo telecomando) ed infine… dispone di una porta USB (di cui vi parlerò poi nelle caratteristiche avanzate)… 😉

Design

Il design è semplice e minimalista: una cornice nera lucida, con un sottile bordo trasparente/azzurrato. Il pulsante di accensione è evidenziato da una luce rossa, che diventa blu a TV acceso. E’ possibile montarlo a parete (con delle staffe opzionali) o sul piedistallo incluso, che andrà fissato con una vite al mobile (quindi preparatevi psicologicamente a doverlo bucare o trovare un modo alternativo per assicurarlo, onde evitarne il ribaltamento nel caso qualcuno ci si appoggi).

Clicca sulle immagini per ingrandirle

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Qualità video

Prima di parlarvi della qualità video, vorrei spendere due parole sulla tecnologia che c’è dietro. Ormai tutti gli LCD regalano immagini nitide, ultradefinite e brillanti. Il 42LH5000 ha dalla sua, però, una tecnologia chiamata TrueMotion 200Hz che rende il movimento dei soggetti molto più stabile e preciso, eliminando sfuocature e tremolii: spiegarlo a parole non è semplice, credetemi, ma vederlo rende benissimo l’idea della differenza. Le prime volte l’effetto potrebbe sembrare innaturale, ma… dopo un minuto inizierete a pensare che “è spettacolare” (espressione usata da un amico che ha visto con me il film “Contact” su questo TV). Ovviamente potete decidere se attivare o meno il TrueMotion e con che livello di intervento (alto o basso). Ne consegue che l’esperienza visiva è davvero piacevole: immagini nitide, stabili e contrastate… la differenza con un CRT di fascia media è enorme (al punto da far pensare a mia sorella che stessi vedendo programmi realizzati con una tecnologia particolare in ripresa, tanto erano nitidi e “tridimensionali”). A volte è possibile, però, notare degli artefatti nelle scene molto veloci (i classici “pixeloni” intorno alle immagini in rapido movimento); disattivando la modalità TrueMotion (o impostandola al livello basso) si riduce/elimina il fenomeno. Sono disponibili diversi profili video preimpostati (AV Mode), adatti a varie tipologie di programmi/utilizzo, come Cinema, Sport e Game; ognuno di essi attiva/disattiva caratteristiche specifiche (ad esempio: il modo Sport enfatizza i colori e la luminosità, attivando automaticamente il Truemotion per ottenere un movimento più naturale dell’azione). Chiaramente è possibile utilizzare anche un profilo Standard (quello che ho utilizzato per il mio test) o un profilo totalmente personalizzato (ne sono disponibili due, memorizzabili separatamente). Le impostazioni dei profili video possono andare oltre la semplice memorizzazione di contrasto, luminosità e bilanciamento del bianco; è possibile memorizzare una serie di parametri video tali da rendere l’esperienza visiva confacente ai propri desideri. Chiaramente c’è da “smanettare” un bel po’, prima di trovare la giusta combinazione visiva. Infine: è disponibile un profilo particolare, chiamato Smart Energy Saving che, con la pressione di un solo tasto, ottimizza automaticamente la visione regolando la retroilluminazione del display, tenendo presente la luce ambientale (grazie ad un apposito sensore) e riducendo fino al 70% i consumi elettrici. Nella mia esperienza ho trovato questo profilo particolarmente utile di sera, dove il profilo standard era un po’ troppo luminoso per una stanza totalmente buia (ed un profilo come lo Sport era inguardabile, se non da molto lontano o con gli occhiali da sole) 😀

Qualità audio

Senza un buon audio, anche il miglior video possibile avrebbe poco senso. Fortunatamente l’audio del 42LH5000 è in grado di supportare benissimo l’esperienza visiva. Piccolo retroscena: dopo averlo spacchettato, l’ho esaminato accuratamente per cercare di capire dove fossero le casse: non le ho trovate. Normalmente ci sono due elementi laterali (destro e sinistro) capaci di dare una sensazione di stereofonia più o meno ampia; il 42LH5000 supera questo concetto introducendo gli Invisible Speaker: non più due elementi separati ma una serie di elementi audio disposti intorno e sotto la cornice del display. Il risultato? Un’audio avvolgente in cui non riuscirete ad avere la sensazione di “separazione” tipica dei due canali stereo. Inoltre, attivando il TruSurround, l’audio verrà ulteriormente “spaziato” (in maniera digitale, ovviamente) arricchendo l’esperienza auditiva. Sono disponibili cinque preset audio per venire incontro a diverse situazioni di visione (un po’ come i modi video). Ulteriore tecnologia esclusiva riservata all’audio è quella chiamata Clear Voice II: attivandola durante la visione di un film vi permette di ridurre il livello audio del “contorno” (rumori di scena, suoni ambiente) ed ascoltare meglio le parole pronunciate dagli attori. Personalmente non ho mai utilizzato questa funzione se non per testarla brevemente, ma non mi ha convinto molto: si percepisce meglio l’audio, è vero… ma l’abbassamento della scena sonora la rende innaturale.

Esperienza d’uso

La tecnologia è bella, ma a volte può essere un po’ “ostica” per l’utente comune. Il 42LH5000 cerca di venire incontro a chi non ha tanta dimestichezza con opzioni, menù e configurazioni con una serie di wizard interattivi. Alla prima accensione verrà richiesta la lingua da utilizzare e verrà avviata una scansione/sintonizzazione automatica dei canali, siano essi analogici o digitali. Nel mio caso ha riconosciuto e sintonizzato senza problemi tutti i canali analogici ricevibili nella zona e quei pochi canali del digitale terrestre (video e audio) ricevibili con l’attuale impianto d’antenna (nota a beneficio di tutti: per ricevere il digitale terrestre in teoria dovrebbe essere sufficiente l’attuale impianto aereo, ma in pratica molto spesso è necessaria una nuova antenna o la sistemazione della stessa). Terminata la sintonizzazione, si può avviare il Picture Wizard che, tramite una semplicissima procedura guidata, permetterà di calibrare al meglio il video, tenendo conto dei gusti dell’utente per quanto riguarda luminosità, colori, contrasto ecc. Da quel momento in poi la tv è utilizzabile per vedere i canali tv o le fonti esterne (tv satellitare, dvd, lettori Blue Ray, console di gioco ecc). Il generoso telecomando in dotazione permette di gestire facilmente tutti i menù e le funzioni disponibili, ed inoltre permette la gestione di altri dispositivi Simplink eventualmente collegati. Eventualmente, le varie sorgenti esterne possono essere rinominate per essere più facilmente riconducibili al dispositivo collegato (es: AV1 può diventare Satellite, AV2 può diventare Lettore DVD, HDM1 può diventare Lettore Blue Ray ecc).

Caratteristiche avanzate

Oh… eccoci arrivati a quelle cose “da geek” che tanto mi piacciono… 🙂
Ok, il 42LH5000 si vede bene, si sente bene, ha il Truemotion e l’audio surround ma… oltre questo? Ha anche una porta USB a cui potrete collegare sia dei pen drive che degli hard disk esterni; un’interfaccia di navigazione ottimizzata dei contenuti presenti sul disco vi permetterà quindi di visualizzare foto, ascoltare audio e (cosa estremamente interessante) riprodurre video DivX anche in alta definizione. Che significa? Semplice: non dovrete più masterizzare le vostre serie TV preferite ma semplicemente collegare il vostro hd portatile e guardarle direttamente. I formati video supportati sono: DivX (da 3.11 a 6.x), MPEG (1-2-4), XviD e H.264 (Apple QuickTime, quindi tutti i video disponibili presso l’iTunes Store, quando anche in Italia sarà possibile acquistarne). Avere la possibilità di accedere ai propri contenuti digitali direttamente da un disco esterno è un plus irrinunciabile, una volta provato (così come è spettacolare vedere le proprie foto su un display da 42 pollici… altro che stampa 20×30) 🙂

Giudizio di Giovy

Il mio giudizio non può essere che positivo: la qualità audio/video è ottima, l’utilizzo è semplice (anche per gli utenti meno smaliziati) e la giusta dose di tecnologia permette di usufruire di contenuti digitali presenti su supporti esterni (ormai praticamente tutti hanno un pen drive). Non avendo a disposizione un lettore Blue Ray non ho avuto modo di poter vedere film in alta definzione, ma… se già i DVD normali hanno una qualità eccezionale… 🙂

Aspetti “negativi” (ma non difetti, sia chiaro): un LCD 42 pollici richiede TANTO spazio e non è semplice inserirlo in un arredamento già presente. Inoltre, il dover fissare il supporto con una vite sul mobile che lo ospiterà mi ha lasciato perplesso: difficilmente un TV LCD ha una vita superiore a qualche anno… e quindi vi troverete a doverlo cambiare prima del mobile, che a questo punto sarà irrimediabilmente danneggiato. Avrei preferito qualche sistema alternativo di fissaggio (delle ventose? Alla fine non servono come sostegno ma solo per impedire un ribaltamento in caso di urto accidentale/lieve terremoto).

Il prezzo del 42LH5000 oscilla fra i 1000 e 1100 euro, rendendolo un prodotto di fascia media (è possibile trovare anche degli LCD con la stessa dimensione di fascia bassa a prezzi intorno ai 700 euro e di fascia alta a prezzi intorno a 2000 euro). Il rapporto qualità/prezzo, in questo caso, è molto buono (anche se  è possibile risparmiare qualcosa “accontentandosi” del modello da 37 pollici).

Se Philips riuscirà a farmi arrivare il loro 42PFL7404H (il modello con caratteristiche simili a questo LG 42LH5000), sarà un piacere parlarne e confrontarlo (tenendo presente che non voglio fare una gara al prodotto migliore) 🙂

Feb 262009
 

Terzo post dedicato al Philips Consumer Lifestyle Customer Event 2009 (ricordo che la mia partecipazione all’evento è stata sponsorizzata da Philips), dove vi racconterò quanto di interessante ho visto circa il settore Video (in questo post invece trovate quello riguardante l’Audio).

Se nel settore Audio un po’ tutto quello che ho visto è stato una sorpresa (ignoravo l’esistenza dei diversi prodotti della linea Streamium), per quanto riguarda il video conoscevo bene invece i vari LCD perchè… beh… vederli in azione nei vari Mediaworld, Euronics ecc. mi ha sempre fatto desiderare di averne uno.

Ma… benchè i televisori della varie serie siano interessanti, i prodotti che mi hanno colpito maggiormente sono stati tre.

In ordine di interesse, i Flat TV della serie Aurea sono quelli che, rispetto agli altri, mi hanno lasciato a bocca aperta.

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A parte la caratteristiche tecniche, di Aurea ho letteralmente adorato l’Ambilight Spectra abbinato alla cornice attiva (Active Frame). Per i non addetti ai lavori, l’Ambilight è quella tecnologia Philips che proietta intorno alla cornice dello schermo delle luci con colori coerenti a quelle mostrate nell’immagine. E’ una tecnologia capace di “espandere” la scena visiva ed arricchirla in maniera incredibile… dovete vederla all’opera per capirla in pieno. Non a caso ne sono rimasto così affascinato da aver fatto diverse foto di LCD Philips con Ambilight attivo.

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Bene… gli LCD della serie Aurea sono ancora più belli perchè la cornice è bianca ed attiva, e non interrompe la scena visiva. Peccato non aver fatto una foto ad uno di questi prodotti (ma potete capire bene cosa intendo vedendo l’immagine superiore).
Ci è stata fatta anche una prova comparativa (per quanto riguarda l’audio) fra tre prodotti: un Philips, un Samsung ed un Sony; beh, ovviamente il Philips aveva un audio di gran lunga migliore rispetto agli altri (ma prendete queste prove con le pinze, i fattori da valutare sono diversi, non ultime le regolazioni fatte), ma quello che mi ha sorpreso è stato il notare che il Samsung (prodotto “low cost” se paragonato ai Philips) aveva un audio MOLTO superiore rispetto al Sony Bravia in esame.

Altra novità (di cui però ignoravo l’esistenza) è la feature Net TV: non una linea di prodotti a parte ma la possibilità (per i prodotti della serie 8000, 9000 e Cinema 21:9) di interfacciarsi direttamente con la Rete per visualizzare contenuti offerti da partner che hanno stretto collaborazioni con Philips. Potrete visualizzare filmati di YouTube, seguire la aste di eBay o i vostri social network preferiti (perchè non ho dubbi che arriveranno anche loro, su questa piattaforma). Inoltre, grazie ad una tastiera virtuale su schermo (ed un browser incorporato) potrete navigare in rete direttamente dal televisore (con un buon rendering della pagina, a dir la verità… anche se resto dell’idea che un computer sia insostituibile, per queste cose) 🙂

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Inoltre, avendo una connessione di rete, possono accedere ai contenuti immagazzinati sul vostro PC e visualizzarli senza problemi (video, foto, musica). Molto interessante.

E come si suol dire: “dulcis in fundo”: il Cinema 21:9!!! 🙂

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Una parola sola: pazzesco.
Vederlo acceso ed in funzione (benchè suppongo fosse un prodotto ancora non definitivo dal momento che non aveva Ambilight attivo, mentre nel prodotto finale ci sarà), di fianco ad un “normale” 16:9 ha fatto “scomparire” il 16:9.
Il rapporto 21:9 potrebbe spaesare, ad un primo impatto… ma vedere un video così come lo si vede al cinema (senza le bande orizzontale) è incredibile. Ok, non pensiate che io regali aggettivi del genere… ma davvero, è un’esperienza vederlo in azione. Grazie a Paolo di myTechnology, potete dare un’occhiata in anteprima alla presentazione del 21:9, quasi come l’abbiamo potuta vedere noi (beh, più o meno, eh!) 😉

Il Cinema 21:9 sarà disponibile probabilmente da settembre (voci lo davano disponibile da questa primavera, ma… un uccellino in casa Philips mi ha detto che ci sarà ancora da attendere un po’) ad un costo… beh… sui 4000 euro (il che significa che non potrò averlo in questa vita… amen) 😛

Conclusioni: bei prodotti per quanto riguarda gli LCD, spettacolari gli Aurea (oh, mi sono innamorato, che vi devo dire!) ed incredibile il Cinema 21:9 (anche se è un prodotto inarrivabile per le tasche di moltissime persone, specie in questo periodo di crisi).

Con il gioiello di casa Philips termina questo piccolo excursus sul versante Video dell’experience fatta a Sintra. Ho solo un prodotto da farvi conoscere, ma ci sto ancora giocando… 😉

Feb 232009
 

Grazie all’invito di Philips ho avuto la possibilità di partecipare, la settimana scorsa, al Philips Consumer Lifestyle Event 2009, organizzato per presentare ad un gruppo internazionale di blogger (di vari settori, dalla tecnologia al lifestyle) le ultime novità Philips.

Quello che segue NON è un post sponsorizzato (benchè la mia partecipazione all’evento sia stata interamente sponsorizzata da Philips), ma il riassunto di tre giorni fantastici, in un posto fantastico, scoprendo prodotti fantastici (e chi mi conosce sa bene quanto sia obbiettivo in quello che dico).

Le persone
All’evento hanno partecipato 58 blogger provenienti da tutto il mondo (Austria, Belgio, Brasile, Francia, Germania, Italia, Olanda, Polonia, Russia, Svezia, Svizzera, Inghilterra, Ucraina e Stati Uniti); l’Italia era rappresentata da Roberto Colombo di Hardware Upgrade, da Paolo Colombo di myTechnology, Andrea Ferrario di Tom’s Hardware e dal sottoscritto. Madrina per la delegazione italiana (nonchè amica e valida guida nel mondo Philips) la fantastica Caterina Galietti. Un grazie anche ad Amelia Marino di Text100 per aver fatto da tramite tra Philips e noi.

La location
Il Philips Consumer Lifestyle Customer Event 2009 è stato organizzato nella splendida Sintra, una cittadina situata a 17 km circa da Lisbona, in Portogallo. La sede dell’evento è stato il bellissimo Penhalonga Hotel & Golf Resort, a circa 10 minuti di auto da Sintra. Sul set di Flickr trovate un po’ di foto del posto.
La “particolarità” della location è che tutte le stanze sono accessoriate con oggetti Philips; a partire dalla lampada sul comodino (una Wake-up Light, che ho usato per svegliarmi la mattina), passando per il TV LCD della stanza, fino al dock per iPod/iPhone con cui ho ascoltato la musica mentre mi preparavo. Persino la luce neon nell’armadio era Philips… 😀

L’arrivo
Arrivato a Sintra nel pomeriggio di mercoledì, le prime ore sono state di relax e decompressione. Fra un aperitivo, uno stuzzichino e tante chiacchiere, si è arrivati ad ora di cena, consumata in uno dei ristoranti del complesso, l’Arola (dello chef Sergi Arola) un posto decisamente fashion, con una cucina particolare che… beh… andava provata, per curiosità.
Nel set di Flickr potete trovare alcune foto dei piatti che abbiamo assaggiato… anche se, sinceramente… beh, non ci mangerei tutte le sere… 😛
Dopo un bicchiere di Porto degustato nel bar dell’hotel, siamo andati a letto, per affrontare nella miglior forma possibile l’impegnativo giorno successivo.

L’evento
Dopo la colazione, si è entrati nel vivo del Philips Consumer Lifestyle Customer Event 2009. In programma c’era la sessione plenaria, dove si è parlato di digital media, design, lifestyle e quanto Philips ritenga importante l’interazione di tutti questi elementi. Divertente la presentazione di Andy Uffels, uno degli hair stylist più famosi del mondo nonchè Ambasciatore di Philips Haircare, sulle nuove tendenze della modo nel suo settore (con una demo dei prodotti Philips dedicati all’haircare, ovviamente). Dopo un break di mezz’ora (che ha consentito ai presenti di prendere un po’ d’aria e visitare lo stand con i prodotti Philips), si è andati avanti con l’interessante e coinvolgente talk di Juan Senor su blog, UGC e web 2.0. Terminata il talk di Senor, è giunta l’ora di pranzo… e con esso la piccola “festa” per il compleanno di Paolo… 🙂
Il pomeriggio, invece, sarà dedicato interamente alle varie “experience” sui diversi prodotti di casa Philips; divisi in gruppi, siamo stati guidati in un percorso conoscitivo degli ultimi prodotti in campo Audio, Video e Casa (che saranno oggetto di un post separato). Interessante notare che le experience sono state diverse a seconda dei settori (e delle nazioni) dei blogger partecipanti. A noi italiani, ad esempio, è stata fatta fare un’esperienza più “tecnologica” (eccezione fatta per l’ambito Kitchen, direi), mentre altri blogger europei hanno fatto un’experience più “lifestyle”.
Una cosa mi ha lasciato perplesso (e la “colpa” non è di Philips, quanto del mercato italiano): Philips produce una serie di prodotti dedicati al Relationship Care, disponibili solo su alcuni mercati (come quello inglese). In Italia questi prodotti (che potrebbero anche essere interessanti, dal mio punto di vista) non verranno introdotti perchè, dalle analisi di mercato effettuate, pare che gli italiani certe cose “le facciano” ma non le dicano… e quindi, sulla carta, risultano un mercato non interessato. Mah…

Turismo
Terminato il pomeriggio dedicato alle varie experience, ho avuto anche un paio d’ore di tempo per fare il turista e visitare, insieme a Caterina, il Palacio de Pena (bellissimo… peccato non si potesse fare foto all’interno) e Sintra (in cui abbiamo fatto un giro velocissimo causa temperatura troppo bassa per come eravamo abbigliati).
Rientrati in albergo (grazie alla gentilezza di una negoziante, che ci ha indicato in inglese dove andare a prendere un taxi, dal momento che è stato impossibile chiamarlo per telefono), siamo stati invitati dal gruppo ucraino ad andare a cena con loro a Cascais, e quindi… di nuovo taxi, cena in un bel ristorante (dove ho verificato che la gentilezza e la disponibilità dei portoghesi è insita nel loro carattere) scoprendo un po’ di cose sull’Ucraina che ignoravo (tipo che si sposano giovanissimi), rientro in albergo, due chiacchiere con i nuovi amici ucraini e con i giornalisti italiani arrivati quel giorno per fare un’esperienza simile alla nostra.

Il viaggio
L’andata è stata ottima, fare Bari-Roma e Roma-Lisbona è stato piacevole e veloce. Il ritorno invece è stato alquanto stressante, perchè il volo Roma-Bari ha portato due ore di ritardo a causa di un problema ad una gomma (che è stata cambiata); questo ritardo ha sballato l’orario della navetta da Palese a Bari e del treno da Bari a Foggia. Risultato: viaggio di ritorno allungato di 5 ore, in totale. Pazienza.

Conclusione: questo è il veloce resoconto “di cronaca” dell’evento a cui ho partecipato. Seguirà un post dedicato ai prodotti presentati (ed alcuni di questi mi hanno davvero lasciato molto impressionato) ed infine una test-review di un prodotto molto, molto interessante avuto in anteprima da Philips.

Apr 112008
 

No videos on Flickr!!!Un po’ di tempo fa annunciai su questo blog che Flickr stava lavorando alla possibilità di permettere anche l’upload di video sulla piattaforma, e mi schierai decisamente contro. Purtroppo, qualche giorno fa tale possibilità è diventata certezza, e da allora si possono caricare video della durata massima di 90 secondi. Ovviamente la reazione degli utenti Flickr non si è fatta attendere, con la creazione di gruppi come "We say NO to videos on Flickr" che ha raggruppato velocemente oltre 25 mila iscritti.

Alcuni utenti sono totalmente contro (come il sottoscritto), altri sono favorevoli "a patto che…", altri sono totalmente favorevoli.
Beh… capisco che quella di caricare video è "una possibilità in più", ma… non scordiamoci che Flickr è una comunità FOTOGRAFICA, che raggruppa appassionati di fotografia e che molti di questi vogliono vedere SOLO fotografie su Flickr.

Se proprio non sarà possibile evitare che vengano caricati video (per scelte puramente commerciali e NON artistiche di Flickr/Yahoo, chiariamolo), speriamo almeno che diano la possibilità a chi vuole di NON visualizzarli, con un’apposita opzione da poter selezionare. Ma… dato che "del doman non v’è certezza", vediamo come poter provvedere in modo artigianale… 😛

Se usate Mozilla Firefox, probabilmente vi sarete già imbattuti in Greasemonkey, un’estensione che vi permette di utilizzare script appositamente creati per modificare in tempo reale i siti che visualizzate, aggiungendo utili funzioni o eliminando la pubblicità, ad esempio.
Forti di questa possibilità, è stato subito creato uno script chiamato "Flickr Video Hider" che nasconde i video da Flickr, mostrando al loro posto un link nell’ipotesi si voglia visualizzarli in seguito.

Ma… dal momento che sono TOTALMENTE contrario ai video su Flickr e non voglio vederli in alcun modo, ho pensato che lo script dovesse essere un po’ più radicale… 😀
… e grazie al superguru del codice Davidonzo che ne ha curato la modifica su mio input, è nato Flickr Total Video Hider; installando lo script (ed avendo Greasemonkey attivo) verranno totalmente nascosti tutti i video incontrati nelle pagine di Flickr, visualizzando solo uno spazio bianco con il titolo. Niente link, nessuna possibilità di ripensarci (a meno di disattivare temporaneamente Greasemonkey, ovviamente). Lo script funziona anche su Flickr in italiano, a differenza della versione originale.

Quindi… se non vi piacciono i video su Flickr ma volete avere il link per raggiungerli, installate lo script originale… altrimenti installate Flickr Total Video Hider (sperando che Flickr faccia una scelta democratica nel rispetto dei suoi utenti e non solo dei soldi di Yahoo). 😉

Nov 162007
 

Beh, se l’idea della cena è stata mia, l’idea del "wiki cartaceo" (che diventerà anche un wiki vero e proprio) e del video che state per vedere è del mitico David Orban.  Vedere il video per me è stato davvero "emozionante", credetemi… e spero riesca a trasparire il clima che si è respirato alla cena (divertimento, risate, chiacchiere… ed anche affari).

Non l’ho "inglobato" nel mio post precedente perchè merita un post tutto suo… ed il mio grazie: grazie David! 🙂

Jul 102007
 

Alcuni mesi fa vi parlai di Hey!Watch, un servizio web appena creato per la conversioni di audio/video in qualunque formato, che si integrava direttamente con le più diffuse piattaforme di online video, come YouTube e Google Video.
Dagli stessi creatori di Hey!Watch ho ricevuto in questi giorni due mail che mi avvisavano del lancio di due nuovi loro servizi, e gli ho dato un’occhiata (lo ammetto: ho scavalcato qualcun’altro che è ancora in attesa di recensione…) trovandoli "coerenti" a quello che era lo spirito (ed il target) di Hey!Watch… 😛

heycast_logo.pngLa prima applicazione che vi presento è Hey!Cast, e lo scopo di questo servizio Web 2.0 è semplice: dare la possibilità agli utenti registrati (è necessario registrarsi ad Hey!Watch per usare Hey!Cast) di creare facilmente dei video podcast, senza doversi preoccupare di embed, feed, codice, video ecc.

Effettuato l’accesso al vostro account, verrà creato automaticamente un primo feed di default (a cui, eventualmente, potrete aggiungerne quanti ne desiderate). Aggiungere video podcast a tale feed è semplicissimo: fornite l’url del video (può essere già presente su una delle piattaforme di online video, su un vostro sito web, su un server FTP o su Amazon/S3), date un titolo ed una descrizione al vostro contenuto e… avete fatto! 😛
Il vostro feed dedicato conterrà il video scelto, e sarà sicuramente compatibile con tutti i lettori di videopodcast esistenti (iTunes, Democracy ecc…).
Utilizzando servizi di storage diversi dalle piattaforme online (quindi FTP/Web/S3) sarà possibile avere più di cinque oggetti nel vostro feed, altrimenti si verrà limitati a tale numero.

Il servizio è davvero molto interessante per chi fosse interessato a produrre un videopodcast ma… ha un grosso limite: il videopodcast non può essere più lungo di un minuto (nella versione gratuita), ma è possibile acquistare "crediti" per avere videopodcast fino a 45 minuti.
Cosa se ne fa un utente di un videopodcast di un minuto? Avrei capito anche cinque minuti, ma un minuto è davvero poco ed insufficiente per gli usi più semplici, che non siano il giocare o fare test in attesa di produrre il proprio videopodcast in proprio. Speriamo che innalzino questo limite, altrimenti il servizio non decollerà mai.

heyspread_logo.pngIl secondo servizio di cui vi parlo gravita sempre intorno al mondo del video, e si chiama Hey!Spread.
Anche in questo caso lo scopo è semplice: fornire all’utente un punto di "upload" unico per diffondere i propri contenuti video online. Utilizzando infatti Hey!Spread per l’upload dei propri video, avrete la possibilità di inviarli contemporaneamente a diversi servizi di online video.
I servizi supportati al momento sono:

Ovviamente è necessario che abbiate un account su ogni servizio su cui sceglierete di inviare il vostro video.
Il funzionamento è semplice: dal vostro account su Hey!Spread inserite i dati di login alle diverse piattaforme, andate nel form di upload, riempite i campi canoni (titolo, descrizione, tag ecc.) ed inviate il vostro video (tenete presente le dimensioni o i tempi massimi delle piattaforme su cui volete che il vostro video venga pubblicato). Done! Il video verrà automaticamente replicato sulle piattaforme scelte.

Giudizio di Giovy: Hey!Cast, come ho detto, è un’applicazione web che ha un grosso potenziale e potrebbe permettere a tante persone di avvicinarsi al mondo dei video podcast, se non fosse per il ridicolo limite di 1 minuto imposto agli utenti "free". Hey!Spread invece è molto interessante ed utile a tutti quelli che quotidianamente diffondono contenuti video e devono perdere tempo e banda caricandoli singolarmente sui diversi servizi.

May 052005
 

Questa mattina sono in "vena geek", e voglio regalare al mondo un breve tutorial sulla "registrazione" degli stream audio/video disponibili sul web. Cercherò di essere quanto più semplice e "meno tecnico" possibile, onde permettere a tutti di seguire il tutorial e mettere in pratica queste facili indicazioni… 🙂

Vi chiederete: "Di cosa stai parlando?"

Semplice: sul web sono disponibili (a pagamento o gratuitamente) flussi audio/video che potete vedere in "streaming" (ovvero mentre li state scaricando).
A differenza di "file" audio/video veri e propri (che potete scaricare con calma, e guardare in un secondo momento), gli stream DOVREBBERO essere visti online, presupponendo quindi:
1) che si abbia il tempo necessario per seguire tutta la trasmissione (che può durare 10 secondo come alcune ore)
2) che la banda sia sempre costante, e ci permetta di vedere lo stream con una buona qualità
3) che si abbia una connessione ad internet a banda larga always on
Inoltre, si vorrebbe poter conservare una copia del filmato visto, per farla vedere in seguito a parenti o amici.
SE anche uno solo dei tre punti precedenti viene meno, potrebbe tornare comodo "registrare" lo stream.

Come fare e cosa utilizzare:
Per questo tutorial ho utilizzato StreamBox VCR 1.0 Beta 3.1 come software di "registrazione" dello stream, mentre come fonte degli stream ho preso in considerazione il bellissimo RaiClick, che mette a disposizione gratuitamente decine di filmati in streaming di ogni tipo (ovviamente lo stesso procedimento può essere applicato a tutti i siti che trasmettono stream audio/video, non solo a RaiClick quindi…).

Allora… cominciamo! 😉
Per prima cosa, installate "a dovere" il programma scaricato in precedenza, seguendo le istruzioni che trovate nell’ottimo README incluso nel pacchetto (in realtà il programma non necessita di installazione ma funziona semplicemente decomprimendolo, ma va comunque "configurato"). 😉
Dopo aver installato il programma, individuiamo lo stream che vogliamo "registrare".
Nel mio caso ho deciso di registrare lo stream della partita di calcio Finlandia-Italia, disponibile a quest’url.

 Cliccate sulle immagini per ingrandirle

 StreamVCR 01

Come vedete, al centro della pagina c’è la finestra dove viene visualizzato lo stream (nell’immagine è nera, la cattura non funziona su quei componenti).
Ora dobbiamo individuare l’url del flusso dello stream che viene letto dal media player incorporato nella pagina.
Visualizzate l’html della pagina in questione (Menù: VisualizzaHTML), ed avrete un file di testo, come quello della cattura.

StreamVCR 02

 Fate una ricerca nel testo con le parole "mms://". Troverete l’url evidenziato nell’immagine.

StreamVCR 03

Piccola parentesi: gli stream video possono essere di diversi tipi (MMS (Windows Media), RTSP (Real Media) ecc.), ma nel nostro caso ci occuperemo degli stream Windows Media, tenendo presente che comunque il processo è identico per gli altri tipi di stream. 😉
Una volta identificato il "flusso sorgente", copiate l’URL (CTRL+C), avviate StreamBox e cliccate il pulsante evidenziato dalla freccia (FIG. 1, sotto). Si aprirà la finestra che permette l’inizializzazione dello stream da registrare, e del file sorgente (l’url che avete copiato è incollata automaticamente). (FIG. 2, sotto) Lasciando le impostazioni di default, e cliccando su OK, dovrebbe partire la registrazione dello stream (evidenziata sia dallo stato "Receiving data" che dalle doppie freccette blue in entrata e uscita). (FIG. 3, sotto)

StreamVCR 04 StreamVCR 05 StreamVCR 06

 

In alcuni casi (come quello nella prima immagine sotto) potrebbe essere necessario indicare al programma di utilizzare il protocollo HTTP per scaricare il flusso mms (seconda immagine sotto).

 

StreamVCR 07 StreamVCR 08

Utilizzando questo procedimento, potete anche interrompere il download, riprenderlo in seguito e scaricarlo anche in 100 sessioni successive (per file molto grandi, come quello in questione, ad esempio, che è grande più di 200 MB), tenendo sempre presente l’unica alternativa possibile sarebbe vederlo online… 😉

 

Alla fine, comunque, dovreste riuscire ad avere un bel file Windows Media (estensione .asf o .wmv) da potervi vedere con calma, offline, quando più vi fa comodo. 🙂

AGGIORNAMENTO 09/10/2006

Ho pubblicato un nuovo tutorial per la registrazione di streaming video (compresi quelli di RaiClick) utilizzando un nuovo software ed una procedura molto più semplice di quella spiegata sopra (che resta comunque valida ed utilizzabile).

Lo trovate qui: "Registrare" le trasmissioni in streaming di RaiClick… parte II